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Milan, Seedorf: ‘Ho cambiato perchè serviva uno shock. Pirlo? Un grande amico’

MILAN SEEDORF – Vigilia di big match per Clarence Seedorf che, a Milanello, ha parlato in conferenza stampa presentando la sfida contro la Juventus. Ecco le sue parole: “Domani con Pirlo un sorriso e un grande abbraccio. È un amico e sono felice per lui. Il fattore campo? Avremo queste garanzie in queste partite di trovare un San Siro come trovato durante la sfida all’Atletico Madrid. I ragazzi hanno bisogno di supporto specie contro la Juve. Cosa mi piace di più? Io guardo alle cose come percezione generale, i numeri nel calcio non sono sempre precisi, danno solo un’indicazione. Una nuova sfida ad una big? La differenza è che non ci sono giocatori con la febbre, abbiamo passato una settimana abbastanza regolare. Sappiamo che Balo e Pazzini hanno i loro problemi ma abbiamo a disposizione tutta la rosa. Il cammino della Juventus? Credo che la Juve sia abbastanza completo. Conte ha fatto un bel lavoro e gli faccio i complimenti; i ragazzi sono cresciuti singolarmente e come squadra trovando automatismi. Cosa vorrei rubare a Conte? Siamo persone diverse e non possiamo fare azioni così immediate. Conte ha dato rinnovamento al calcio italiano e lo ritengo molto positivo, così come Montella. Gli allenatori italiani sono molto preparati, per questo il calcio italiano resta sempre molto competitivo. Naturalmente stimo molto anche Garcia, la Roma gioca molto bene. Io a differenza loro devo ancora dimostrare tutto, guardo quello che stanno facendo gli altri e cerco di imparare in fretta unendo la mia esperienza calcistica. La scatola del sorriso? Non so esattamente cosa si intende, non so se l’ambiente positivo sia un segreto, credo che lo vogliano creare tutti gli allenatori. Naturalmente è più facile quando le cose girano bene, nel nostro caso è più difficile. Balotelli e De Sciglio? Credo che il secondo sia disponibile anche se c’è qualche dolore. Balotelli è da vedere oggi, e anche per Pazzo è lo stesso discorso ma sarà disponibile. Gli arbitri? Sono arrivato da poco tempo e non voglio fare parte delle polemiche. Ho letto una dichiarazione di Montella che supporto, dobbiamo essere tutti uniti perché facciamo tutti parte dello stesso film. Le polemiche sono un mal di testa, secondo me dobbiamo arrivare alla tecnologia per aiutare gli arbitri. Muntari? Non ricordo niente. La classifica i 31 punti con la Juve? Noi andremo alla ricerca di un’altra grande prestazione contro la prima in classifica da tre anni. Credo che per noi non è la classifica che conta in questo momento, sono tre punti come quelli della settimana scorsa. È una partita bella, è un classico e va vissuto così. Se il Milan può stare con le grandi? Io non ho la sfera di cristallo, sono tutte cose da verificare col tempo. Stiamo costruendo qualcosa anche per il futuro ma facendo i conti con il presente. Abbiamo due obiettivi e poi vedremo, è chiaro che la missione del Milan sia di stare dove è sempre stato. Il valore della partita per il nostro percorso e la mia carriera? Per la mia carriera si tratta del primo Milan-Juve che vivo dalla panchina, è una grande soddisfazione e mi sento onorato e privilegiato di poterlo vivere così giovane. Però non guardo a quello che verrà ma vivo il momento, la crescita del Milan non dipenderà da questa partita. È una chance per offrire una grande prestazione per migliorare la nostra fiducia e autostima. Il percorso di crescita della squadra? Diciamo che le mie scelte iniziali sono state ben precise, per fare un cambiamento ci vuole uno shock, sennò non si esce. Questo è stato l’input, contro il Verona non è che andavamo tutti in avanti ma che mancassero automatismi si sapeva dall’inizio. Nel frattempo abbiamo potuto lavorare e ci conosciamo meglio; pian piano riescono i giocatori a capire e attuare le mie richieste. honda ha sempre fatto certi movimenti, anche Taarabt e Robinho hanno corso molto. Honda? Sta bene, come tutta la squadra e sarà pronto anche per la Nazionale. Essien? Sta bene e sta crescendo, lui va portato verso l’Atletico Madrid perché mancherà Montolivo. Però potrebbe fare qualche minuto anche prima. De Jong? Lo vedo molto tranquillo, anzi io sono contento se per un’amichevole resta qui. Lui dà sempre il massimo e ha giocato tanto. Credo che possa fare parte dell’Olanda al Mondiale, van Gaal cambia molto i giocatori. I miei ricordi più belli? Ho grandi ricordi di sfide alla Juve, sono sempre state belle partite. Questa è una situazione diversa, non giocherò più perciò la mia diretta influenza sulla partita ci sarà in un altro modo. Sono convinto che i ragazzi saranno pronti”.

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Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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