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Serie A, il pagellone del 2013: Juventus da 9.5, il Napoli si conferma. Luci e ombre per il Milan


SERIE A PAGELLONE 2013 – Il 2013 è ormai alle porte e quando le squadre del campionato riscenderanno in campo sarà già scoccato il 2014. E’ tempo di valutare l’operato dei club nell’arco dell’anno appena trascorso considerando la seconda metà della scorsa stagione a la prima parte di quella in corso.

ATALANTA 6: Squadra onesta capace nella stagione passata di salvarsi senza troppi patemi nonostante la partenza dei due punti di penalizzazione in classifica. Per il resto seconda parte di campionato soddisfacente. Quest’anno la situazione sembra leggermente migliore anche se per vedere la Dea dei tempi d’oro bisognerà ancora lavorare molto. TOP: Denis non solo è il simbolo della squadra ma anche una garanzia sotto porta e i gol segnati sono lo dimostrano.

BOLOGNA 5: L’anno scorso tredicesimo posto frutto di buone prestazioni e ottimo spirito di squadra: impresa cancellata dallo sciagurato inizio della stagione in corso. Il gioco di Pioli sembra ristagnare e il quartultimo posto a ridosso della zona retrocessione è lì a confermarlo. Perso Gilardino non è stato trovato un suo degno sostituto nel mercato estivo e parecchi gol sono mancati. TOP: Diamanti è l’unico giocatore di livello internazionale in una rosa modesta. Punto fisso in nazionale ha regalato molte gioie agli emiliani. Per ora siamo a quota 4 reti.

CAGLIARI 7: La squadra senza casa ha regalato grandi soddisfazioni ai propri tifosi: peccato che questi non abbiano potuto assistere alle gesta di Sau e compagnia bella direttamente dallo stadio. Già, proprio lo stadio, elemento fondamentale per ogni società, è mancato ai sardi che hanno disputato molte partite in sedi improponibili (Trieste) o a porte chiuse. Adesso sembra che le cose siano migliorate. Ah, i rossoblu non stanno sfigurando neppure in questa primo giro di boa del campionato 2013/2014: 20 punti meritati. TOP: Sarebbe da premiare il collettivo ma noi premiamo Conti, capitano inossidabile.

CATANIA 4.5: Dov’è finita la squadra che ha fatto divertire i calciofili di tutta Italia nella scorsa Serie A? Ottava posizione con l’Europa sfiorata da contrapporre all’ultimo deprimente posto del presente. Dieci punti e solo due vittorie con il Massimino che da fortino pare sia diventato terra di conquista. Gli addi estivi di Lodi e Gomez hanno pesato moltissimo mentre i nuovi innesti non stanno dando una grande mano. TOP: Bergessio si è dimostrato attaccante moderno capace di segnare ma anche di aiutare la squadra. Un brutto infortunio lo ha mandato ko quando i rossoblu avevano bisogno di lui. Da gennaio deve mettersi il Catania sulle spalle per salvarlo dalla Serie B.

CHIEVO 6: Ogni anno viene indicata come possibile destinata alla retrocessione invece l’incantesimo del piccolo grande Chievo Verona sembra non finire più. Una delle più belle realtà del nostro calcio continua a disputare egregi tornei di Serie A senza spendere o spandere. L’inizio del campionato è stato shoccante ma Corini, che ha sostituito Sannino, ha rimesso tutti sulla retta via. Difesa solida seppur con pochi gol all’attivo. TOP: Thereau quando riesce ad attivarsi risulta un’arma decisiva per i veneti. Con Pellissier in declino è lui l’uomo in più dei gialloblu.

FIORENTINA 7.5: 2013 che stava per regalare un meritato terzo posto alla squadra di Montella, sogno solo sfiorato e svanito all’ultima giornata. Gioco brillante e colpi di mercato mirati hanno regalato all’Italia una rosa bella e divertente da vedersi. Con Rossi, Borja Valero e Cuadrado i viola possono dire la loro sia in Serie A che in Europa. Ah, ci sarebbe pure da considerare Mario Gomez ormai prossimo al rientro. Di questo passo arriveranno molte soddisfazioni. TOP: Seppur titolare solo a partire dalla prima giornata di quest’anno, l’impatto di Giuseppe Rossi è stato fortissimo: 14 gol segnati in campionato e papabile protagonista con l’Italia ai prossimi mondiali.

GENOA 5.5: Salvezza ottenuta in extremis la passata stagione ma che paura per il Grifone! Macchia che resta indelebile nel 2013 genoano. Un’annata da cancellare con un mercato sbagliato e troppe partite sbagliate. Questa estate Preziosi ha però allestito una squadra diversa, capace di essere competitiva e soprattutto, di tenersi a dovuta distanza dalla zona retrocessione. TOP: Gilardino è arrivato nel mercato estivo e con le sue reti ha ritrovato una nuova giovinezza e pure la maglia della nazionale. Vuoi vedere che zitto zitto finirà tra i convocati di Prandelli per i mondiali brasiliani?

INTER 5: Delude il 2013 dell’Inter. Non basta la scossa di Mazzarri per far dimenticare il pasticcio clamoroso dell’era Stramaccioni. Il club meneghino riuscì a sconfiggere la Juventus in quel di Torino e la banda Stramaccioni volò a -1 dalla vetta. Proprio come Icaro, le ali di cera si sono sciolte vicino al traguardo e, complice anche un mercato invernale non all’altezza del Biscione, l’Inter sprofondò in una crisi lunghissima. Da settembre WM ha rigenerato giocatori giudicati finiti (vedi Alvarez e Jonathan) ma come detto non basta la demagogia per tornare grandi in poco tempo. Il derby vinto nell’ultima gara dell’anno restituisce stima ad un ambiente abulico. Ora tocca a Thohir fare la sua parte. TOP: Palacio. Senza la determinatezza dell’argentino, che in attacco ha dovuto tirare la carretta da solo e ancora lo sta facendo, chissà dove sarebbe finita oggi l’Inter. E quel gol di tacco contro il Milan se lo ricorderanno in molti…

LIVORNO 5: I toscani sono tornati nella massima serie dopo aver vinto i play-off contro l’Empoli. Nel campionato cadetto Nicola ha costruito una squadra attenta e affidabile con meccanismi acquisiti nel tempo ma, una volta in A, la dura realtà ha rimescolato le carte in tavola. Bottino misero di 13 punti ed evidenti limiti tecnici che dovranno essere sanati per evitare brutte sorprese. TOP: Paulinho è un giocatore molto sottovalutato. In una piazza come Livorno ha fatto benissimo: chissà come si troverebbe in una big. Il ragazzo se lo merita…

MILAN 5.5: Annata dai due volti per il Diavolo: 7.5 nella prima parte del 2013, 4 nella seconda. Allegri ha avuto il merito di portare una squadra data per spacciata al terzo posto (rivendicato con spocchiose polemiche dalla Fiorentina) e quindi ai preliminari di Champions League. Questo doveva essere il campionato della maturazione ma il mercato estivo ha regalato più dispiaceri che gioie ai tifosi rossoneri che sperano in un cambio di marcia con gli arrivi di Honda e Rami. Balotelli non riesce più ad essere decisivo come una stagione fa mentre la difesa balla più che mai. Solo 19 punti raccolti fin qui e per una squadra come il Milan è davvero troppo poco. TOP: Balotelli versione luci e ombre. Fiumi di gol la passata stagione, troppe pause in quella corrente. I mondiali sono alle porte e non c’è tempo per scherzare. Resta il punto fermo da cui ripartire.

NAPOLI 8: Mazzari o Benitez fa poca differenza. Il Napoli è ormai entrata nell’elite del calcio italiano con un secondo posto la passata stagione e un attuale terzo. De Laurentiis ha ceduto sì Cavani ma ha portato all’ombra del Vesuvio gente del calibro di Higuain, Callejon e Mertens. Tanto di cappello. TOP: Difficile trovare un solo top in una squadra come quella del Napoli. Cavani ha fatto il suo ed oggi è stato rimpiazzato senza rimpianti da Higuain. I due sudamericani sono stati le punte di diamante dei partenopei in questo 2013.

PARMA 6.5: Ottimo il lavoro svolto da Donadoni in terra emiliana. Nella passata stagione sono arrivati 49 punti ma sarebbero potuti essere di più se la squadra non avesse staccato la spina al termine del girone di andata. Quest’anno posizione tranquilla e tanta potenzialità in canna garantita da giocatori di livello quali Parolo, Cassano, Amauri e Biabiany tanto per citarne alcuni. TOP: Parolo si è ritagliato uno spazio da assoluto protagonista in uno splendido 2013. Intanto è arrivata la chiamata della nazionale e, di questo passo, facile arrivi anche quella di una big (il Milan?).

LAZIO 6: I biancocelesti si salvano per il rotto della cuffia. Una vittoria, seppur importantissima per vari aspetti, contro la Roma in finale di Coppa Italia non può far dimenticare lo stato di crisi attuale con una squadra senza più gioco e idee. La grana Petkovic poi non aiuta di certo l’ambiente a ricompattarsi. TOP: Candreva è l’uomo copertina della squadra. Ormai la maturazione è arrivata e lo si è visto in campo. Buona la sua partecipazione alla Confederations Cup con l’Italia.

ROMA 6.5: Dopo la tempesta, il sole. La sconfitta subita ai danni della Lazio nella finale di Tim Cup sembrava aver demolito le basi di una squadra che non riusciva più a ritrovare la propria identità. Il 2013 ha visto prima fallire l’ennesimo progetto poi sorgere quello che pare quello buono. Rudi Garcia ha trasformato l’ambiente giallorosso e ora la Lupa va che è una meraviglia. Secondo posto e lotta con la Juventus per lo Scudetto ancota apertissima. TOP: Totti resta l’intramontabile capitano della Roma. Gli anni passano ma lui rimane sempre decisivo. L’assenza per infortunio nelle ultime partite si è sentita ma ormai il recupero è cosa fatta.

SAMPDORIA 6: I tifosi blucerchiati si ricorderanno di un 2013 piatto dove buone e cattive cose si sono equilibrate alla perfezione. Salvezza tranquilla, cambi di allenatore – da Ferrara a Rossi a Mihajlovic- un mercato estivo senza botti particolari. La perla resta la doppia vittoria contro la Juventus, sia a Marassi che allo Juventus Stadium. Da dimenticare il derby perso a inizio stagione in corso contro il Genoa per 3-0. In sostanza si poteva fare decisamente meglio. TOP: Poli ha imparato a fare tutto, sia il lavoro sporco che gli inserimenti, due caratteristiche che non a caso gli hanno permesso di approdare al Milan. Alla Samp di oggi manca un giocatore così.

SASSUOLO 5: Emozionante la prima promozione in A di questa squadra. Con tutte le attenuanti del caso, il guaio è che non sono arrivati giocatori in grado di fare la differenza o almeno non hanno ancora carburato per bene. Il terzultimo posto non fa dormire sogni tranquilli ai neroverdi che hanno bisogno di una scossa per ripartire. TOP: Berardi. Il promesso sposo della Juventus ha fatto vedere di che pasta è fatto. I margini di crescita sono ampissimi vista la giovane età.

JUVENTUS 9.5: Un 2013 fantastico in Serie A con vittorie su vittorie in tutti i campi delle dirette concorrenti. Conte ha trovato la giusta alchimia e in Italia non ci sono antagonisti per la Vecchia Signora. La nuova coppia Tevez-Llorente si è subito trovata alla perfezione mentre la difesa rimane il solito bunker. La macchia resta l’eliminazione subita dal Galatasaray. TOP: Vidal. Centrocampista che riesce a fare tutto. Eclettico al massimo, ha segnato e segna reti pesantissime. Un top player dal valore inestimabile.

TORINO 6: La prima parte del 2013 non è certo stata entusiasmante per il popolo granata. Nel mercato estivo la società ha trattenuto Cerci e ha portato all’ombra della Mole Immobile. I risultati si sono visti con un attuale settimo posto e parecchie buone prestazioni offerte. TOP: Cerci dopo anni in cui non ha saputo mostrare al massimo il suo talento è sbocciato del tutto. Trascinatore ed elemendo importantissimo per il Toro.

UDINESE 6.5: Oggi la situazione in terra friulana non è rosea come gli anni passati. La sensazione è che i bianconeri avrebbero potuto fare molto di più viste le grandi potenzialità della squadra. Guidolin è riuscito la passata stagione a portare i suoi ragazzi in Europa League grazie ad un rush finale di 8 vittorie su 8. Ripetersi non sarà facile ma nemmeno impossibile. TOP: Di Natale non tramonta mai. Qualche problemino ha minato il suo rendimento in questa stagione ma in canna ci sono ancora molti gol da segnare, ne siamo certi.

VERONA 7: Ritorno nella massima serie e…sorpresa del torneo! I veneti per adesso sono sesti a due punti dall’Inter in piena corsa per l’Europa League. Una rosa ben formata quella dell’Hellas che vede, accanto a veterani del calibro di Toni ed Halfredsson, giovani interessanti come Iturbe. Se il Verona continua di questo passo ne vedremo delle belle. TOP: Iturbe da sconosciuto è diventato il giocatore del momento. Tutti lo cercano, tutti lo vogliono. Lui intanto pensa a far bene con la maglia scaligera. Il futuro è tutto suo.

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