JUVENTUS POGBA FERGUSON – La crescita esponenziale del valore di Paul Pogba, centrocampista della Juventus arrivato nel 2012 a parametro zero dal Manchester United, lascia una domanda impressa a tutti gli esperti di mercato: per quale motivo Sir Alex Ferguson, ex tecnico dei Red Devils, si è lasciato scappare un talento del genere? Ne parla FourFourTwo in un interessante pezzo a firma di Johnatan Fadugba: “Non c’è un solo riferimento a Paul Pogba in 350 pagine e questo è significativo e può voler dire due cose: o Pogba non è rimasto impresso nella mente dell’ex tecnico del Manchester United, che quindi ritiene che non valga la pena soffermarsi sulle circostanze della partenza del ventenne. Oppure Ferguson ha optato per una cosciente e specifica scelta di non menzionarlo. La situazione riguardante la partenza di Pogba rimane poco chiara. Ha scelto lui di partire o è stato costretto? Gli è stato proposto da un agente o è stata la prospettiva di un sacco pieno di soldi ad attirarlo? La sensazione generale è che Ferguson non abbia nessuna colpa. Ci sono state trattative ma non hanno avuto successo. «Da quello che ho sentito su come si erano messe le cose non sono sicuro che noi avremmo potuto fare qualcosa di diverso da come ci siamo giocati le nostre carte», ha detto Ed Woodward, vice presidente esecutivo dello United. È evidente che Pogba sia attratto dai riflettori. Ma vuole i soldi e la fama come mezzi in sé oppure c’è un qualcosa di più grande, di più ambizioso a cui aspira? La risposta si può trovare in una delle sue prime interviste a Torino: «la Juve mi può aiutare a realizzare il mio sogno di diventare il miglior giocatore del mondo», diceva il diciannovenne Pogba pochi mesi dopo aver firmato. È un’ambizione che ha manifestato più volte da allora. «Il mio desiderio, il mio obiettivo sin da quando ero al Roissy-en-Brie è quello di essere il migliore». Nella sua testa, Pogba ha un appuntamento con il destino a cui ha intenzione di presentarsi in poco tempo. Un centrocampista alto e longilineo, Pogba possiede forse la qualità più rara nel calcio. Lo guardi e puoi già vedere il futuro e questa cosa vale per tutti i grandi: ha quell’elemento della grande promessa, una sorta di anticipazione su ciò che sarà, che preannuncia molti anni di gioie a venire. Frank Rijkaard lo ha sperimentato con Messi, Maradona ricorda quando lo dissero a lui. Per Pogba valgono gli stessi pensieri, lo dicono alcuni dei migliori centrocampisti del mondo. «È un guerriero con un animo buono, ha tutto ciò che serve» dice Didier Deschamps. «È un giocatore moderno, è forte fisicamente, veloce e ha grande resistenza. E poi è umile, ascolta i miei consigli e anche quelli dei suoi compagni. Ho letto le interviste in cui diceva di voler diventare il migliore; ne sono felice, perché credo che possa farcela», aggiunge Antonio Conte. Anche Patrick Vieira apprezza molto le qualità del suo connazionale: «è più offensivo rispetto a me e tecnicamente è migliore. L’ho visto giocare nel Manchester United, il City ha sbagliato a non tesserarlo quando è partito perché è straordinario»”.
La redazione di Calciomercatonews.com
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