Bologna-Inter, Mazzarri va cauto: Campagnaro ancora no. Su Thohir…

PSV Eindhoven v SSC Napoli - UEFA Europa League
MAZZARRI CONFERENZA STAMPA- Durante la conferenza stampa che precede le partite di campionato, Walter Mazzarri ha parlato della sfida che la sua Inter affronterà a Bologna

Numeri negativi per il Bologna, ma bisogna fare attenzione soprattutto dopo la sosta…
“Ci sono diverse variabili da tenere in considerazione. Sono rientrati i Nazionali, la condizione dei ragazzi perde un po’ di smalto, giocare fuori casa in Italia non è mai facile. Il Bologna è in crescita, ha valori importanti come Diamanti, Bianchi, Koné, Pazienza. E’ una buona squadra, dobbiamo stare molto attenti ma allo stesso tempo pensare a noi stessi perché facendo le cose bene possiamo ottenere un bel risultato. E’ questa la nostra filosofia di pensiero”.

Come sta realmente Campagnaro?

“Devo valutare la sua tenuta, i ritmi di gara sono diversi da quelli dell’allenamento. Vediamo dopo l’allenamento di oggi, faremo anche una partitella. Faremo cose impegnative a livello muscolare e così capirò di più”.

E’ Guarin il giocatore giusto per giocare alle spalle di Palacio?
“Mah, Kovacic è in crescita. Si gioca in 11. La squadra ha delle linee di gioco importanti, giochiamo un calcio senza dare punti di riferimento agli altri. Stiamo migliorando, Alvarez può pure fare il trequartista oltre che la mezz’ala, Kovacic uguale con caratteristiche diverse. Valuto le contrapposizioni, chi c’è dall’altra parte. L’importante è che i ragazzi sappiano cosa fare, è questo il discorso. Posso fare delle variazioni, ma vediamo domani cosa sarà più giusto fare in base all’allenamento di oggi”.

Cosa ha impressionato di più di Thohir?

“Ho avuto un’ottima impressione, mi conosceva tanto e può essere solo positivo ricevere certi attestati di stima. Per il resto io, i miei collaboratori e i collaboratori dell’Inter ci siamo isolati e concentrati sul campo, così faremo anche domani”.

L’obiettivo finale di Champions 2016 alza l’asticella?
“So quali sono le logiche di questo mondo. Il rapporto è tra ciò che vuole fare la società e ciò che si dichiara. Se si fanno investimenti in questo senso perché no. Bisogna essere bravi a fare operazioni tali per poter raggiungere gli obiettivi e competitivi per ciò che diciamo”.

La vittoria della Juventus col Napoli sposta gli equilibri del campionato?
“Si tirano le somme alla fine, ma il bello del campionato è proprio questo. Entrambe le squadre hanno comunque le qualità per fare bene fino alla fine”.

Quanto manca all’Inter per raggiungerle?
“Abbiamo iniziato un nuovo progetto. Ancora è presto, bisogna fare esami continui e capire a quale crescita hanno portato. Bisogna guardare gara dopo gara per capire dove possiamo arrivare”.

Sei preoccupato dal fatto che si sia parlato solo di società e non della partita? E’ un rischio concreto?
“Non ho parlato tanto di questo aspetto perché altrimenti si dice che cerco alibi… Sicuramente il rischio c’è, ma non per me. Il tutto può portare ad un po’ di deconcentrazione ma abbiamo lavorato bene sul campo affinché vengano evitati questi cali”.

Poi si parla ancora di Thohir e del rapporto con Mazzarri
“Vanno valutate tante cose nella carriera di un allenatore. L’anno scorso a Napoli siamo arrivati al secondo posto raggiungendo la Champions, in carriera io e il mio staff abbiamo lavorato bene”.

Pesano di più i due mesi di assenza per Campagnaro o solo i 10′ giocati in stagione da Andreolli?
“Entrambi li terrò caldi, perché se partirò con uno probabilmente ci sarà bisogno di un cambio, perché né Hugo né Marco hanno i 90′ sulle gambe visti i ritmi del nostro calcio”.

Riguardo alla finale di Champions League è stato realista. Ma cosa manca a questa squadra?

“Intanto, credo che avere un gioco e idee chiare, la mia conoscenza completa di questa rosa è importante. Poi, in base alle considerazioni che faccio insieme alla società, bisogna migliorarsi sempre. Tenendo ovviamente un numero di calciatori adeguato in rosa in base agli impegni che abbiamo. Ho esperienza io, ha esperienza la società, per fare degli inserimenti di giocatori importanti mirati di volta in volta. La crescita bisogna farla così, ma questo è valso al Napoli quando iniziai il cammino e lo stesso può valere qui”.

Alla fine di questo blocco troverete Napoli e Milan. Può essere importante?
“Non è un parziale attendibile e decisivo, ma sicuramente maggiore rispetto a quello di ora. Secondo me alla fine di un girone, che è mezzo campionato, ti dice in modo significativo lo step in cui sei arrivato. Quelle due saranno partite in cui si capirà tanto, ma dopo il Bologna abbiamo due sfide in casa e non dobbiamo fallire se vogliamo competere per certi traguardi. E’ importante avere continuità sia con le piccole che con le grandi”.

Ha parlato di asticella, e con Branca e Ausilio avete parlato anche di mercato. C’è un budget per la squadra già a gennaio?
“Vorrei rispondere perché la domanda è posta bene, ma con Thohir ci siamo detti che ancora di più si starà attenti ai ruoli. E’ il segreto per fare bene in ogni tipo di azienda. Da oggi in poi ancora di più queste domande andranno fatte a Branca e Ausilio, ma ci siamo confrontati. Il bugdet è il resto lo decide la società. Io consegno la mia lista (ride, ndr). Abbiamo un’organizzazione, ho due-tre osservatori che monitorano sempre i giocatori più adatti, migliori per un certo livello. Diamo consigli alla società che poi valuta se è il caso o meno di agire anche in base alle risorse e tutto il resto”.

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