CALCIOMERCATO MILAN BALOTELLI GALLIANI – Mario Balotelli doveva essere il simbolo del nuovo Milan che punta sui giovani, invece è diventato motivo di frizione tra due uomini che vanno a braccetto da più di trent’anni. Silvio Berlusconi non lo voleva, Adriano Galliani invece sì, ha insistito e alla fine è riuscito a portarlo a Milanello, promettendo meraviglie al suo presidente. Il problema è che Balotelli è stato impeccabile (o quasi) per sei mesi, contribuendo in maniera determinante al raggiungimento dell’obiettivo Champions, ma nella nuova stagione ha smesso quasi subito di fare la differenza sul campo. Silvio Berlusconi aveva bocciato l’arrivo di Balotelli perché lo considerava una mela marcia: “Se metti uno così nello spogliatoio può infettare tutti gli altri”, aveva dichiarato a inizio gennaio. Poi, ad acquisto quasi fatto, aveva aggiustato il tiro: “Mai pronunciato quelle frasi”, ma in realtà non ha cambiato idea sul giocatore. Ai fedelissimi ha più volte espresso le sue perplessità per il look e anche per le molte balotellate. Di Balotelli non piace neanche la corte dei miracoli che lo segue ovunque, il procuratore onnipresente, l’allergia alle regole (per esempio non gradisce indossare la divisa a fine partita). L’insistenza di Galliani per portarlo a Milano può trasformarsi in un boomerang. L’a.d. rischia di pagare il fatto di non essere riuscito a inquadrare Balotelli all’interno degli schemi comportamentali rossoneri.
Giacomo Novara – www.calciomercatonews.com