JUVENTUS CONTE CHIRICO- Direttamente dal suo profilo twitter ufficiale, Marcello Chirico ha detto la sua sulla gara vinta dalla Juventus a Parma: “Questa è stata la vittoria della pazienza, della maturità e dell’intelligenza tattica di quel genio di allenatore che si chiama Antonio Conte. Quello che tanti ci invidiano e per questo sperano che a giugno lasci la Juventus. Quello che, secondo alcuni “scienziati” del calcio, non verrebbe più seguito dalla squadra. Quello che persino tanti juventini vorrebbero mandare via perché troppo radicato sulle proprie convinzioni tattiche e insiste semre col solito, monotono e monocorde 3-5-2. Non vincevamo al Tardini dal 2010, un campo dove tradizionalmente abbiamo sempre trovato duro e dove in 2 anni Conte non ha mai battuto Donadoni. Dura lo è stato pure stavolta, perché loro stavano belli stretti, corti e compatti e pronti a ripartire veloci (e in 2 occasioni avrebbero potuto farci male, con Gobbi e Amauri) però noi li abbiamo aspettati, stanati e fregati. Oggi poca spettacolarità ma molta concretezza, come si addice alle grandi squadre: partenza lenta, controllo della gara, rischi limitati al minimo (2 in tutti i 93 minuti di partita , graduale crescita del ritmo, spinta sull’accelleratore, gol e vittoria. Gara preparata alla perfezione e che ha avuto il suo momento di svolta quando Conte ha deciso di togliere Marchisio e mettere Pirlo e di cambiare entrambe le punte Giovinco e Tevez per Llorente e Quaglia. Entrano loro, schiacciamo l’accelleratore e facciamo gol. Dopodichè controlliamo fino alla fine la gara. Non è stata una gara divertentente, ma talvolta + che divertenti bisogna essere pratici ed andare dritti al bersaglio. E se l’avversario non ti fa giocare come vuoi, devi avere pazienza e al momento buono..zac! … colpire. Diciamo che in questo, ieri, siamo stati davvero perfetti. A parte quel retropassaggio criminale a Buffon nell’area piccola dopo pochi minuti, non mi è dispiaciuta per niente la performance di Ogbonna. Sulle fasce siamo un po’ mancato: non bene Padoin (spesso impreciso) nei passaggi e nelle chiusure (l’azione di Gobbi che sfiora poi il palo s sviluppa sulla sua zona, e lui non c’è) sotto tono Asa. Parte di nuovo male Vidal ma si è poi gradualmente ripreso a furia di richiami e urla di Conte. Ditemi poi ciò che volete, ma pure stavolta Marchisio mi è piaciuto poco. Così come poco incisivo è stato Giovinco, dal quale mi sarei aspettato una prestazione diversa: c’è poco da fare, nelle partite “fisiche” lui soffre.
Dopo questa fondamentale vittoria in terra parmense, a Roma iniziano a sentire odore di bagna cauda e giandujotto sempre più vicino e vedrete che stasera, contro i nostri cuginastri, giocheranno con un pizzico d’ansia in più. L’ho detto e lo ripeto: io allo “scavalco” ci credo. Il campionato finisce il 18 maggio 2014…”.
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