JUVENTUS POLVEROSI – Uscire da questo momento buio? Ridimensionando la difesa a tre. Questo è il pensiero di Alberto Polverosi che scrive la sua ricetta sul Corriere dello Sport per far tornare a sognare la Juventus: “Si può trovare la vera spiegazione a quanto è successo ieri pomeriggio al Franchi solo nella mente dei giocatori, con le tenebre calate d’improvviso in quella di Bonucci e compagni e con la luce apparsa, ancora più d’improvviso, in quella di Rossi e della sua squadra. Così la Fiorentina ha scalato l’Izoard come se fosse una cunetta. Ma qualche ragione tattica sopravvive anche alla follìa calcistica. Cominciamo dal primo tempo. La Juve segna il gol del 2-0 perché Cuadrado, un’ala destra vera e non un esterno di un centrocampo a 5, ruolo che stava occupando anche ieri, ha perso Asamoah, il suo diretto avversario, come perde quasi sempre gli esterni avversari. E’ così dall’inizio della stagione (basta rivedere il gol del Grasshoppers a Zurigo, al debutto stagionale): a Cuadrado non interessa cosa accade alle sue spalle. E se poi dietro di lui c’è Roncaglia, difensore reattivo, ma non un’aquila sul piano tattico, il problema si raddoppia. Il colombiano ha rincorso Asamoah partendo da molto lontano e, per evitare che arrivasse sulla palla di Pogba, ha anticipato con foga anche Neto e ha rimesso il pallone sui piedi del francese. Perché Cuadrado renda al meglio, deve fare l’ala destra con le spalle sempre ben coperte. Il suo modulo è il 4-3-3. Montella, responsabile di questa stranezza tattica, ha risolto il problema nella ripresa quando ha messo Joaquin al posto di Aquilani, spostato Cuadrado a sinistra e creato un tridente con Rossi al centro. Adesso il colombiano poteva occuparsi solo della fase offensiva mentre la linea a 3 della difesa juventina ha cominciato a imbarcare acqua. Allargandosi, si slabbrava. Dovevano abbassarsi Padoin o Asamoah, ma lo facevano sbagliando i tempi. L’esempio più evidente è stato sul gol di Joaquin: era solo sulla destra, Asamoah era rimasto a centrocampo. Di gol così, con una voragine in area creata dall’errore di un suo esterno, la Juve ne aveva già presi due, dal Galatasaray (colpa di Isla) e dal Milan (colpa di Padoin). Stavolta è colpa di Asamoah. Stesso errore con tre colpevoli diversi. Che sia arrivato il momento, per Conte, di pensare a qualcosa di più efficace della difesa a tre?“.
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