JUVENTUS CONTE – Al termine della sfida pareggiata contro il Copenaghen, Antonio Conte, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha fatto un’ampia analisi sulla deludente gara bianconera: “Quello che è successo è clamoroso: avremmo potuto vincere 5-1 e commentiamo un 1-1. Abbiamo colpito il portiere da un metro più volte. Costruire 10 occasioni non serve, bisogna segnare. E dovremo essere più bravi davanti al portiere, anche perché altrimenti si rischia di perdere per una palla inattiva. Questa è stata la partita della mia gestione in cui abbiamo creato di più: incredibile non aver vinto. Sembrava che il portiere avesse un muro davanti alla porta: siamo stati perfino fortunati a pareggiare perché era stregata. Noi abbiamo vinto in questi due anni con l’intensità, la cattiveria e l’organizzazione. Non possiamo giocare a bassi ritmi. Se i giocatori dicono che è mancata cattiveria, chiederò a loro di spiegarmi il motivo. Quagliarella ha sofferto come tutti nel primo tempo, poi è cresciuto.Maanche Giovinco è stato bravo: ho cercato di mettere freschezza. Se avesse segnato, ora parlereste di mossa azzeccata. Il tridente non serviva perché stava funzionando tutto bene e cambiando avrei rischiato magari qualche ripartenza. De Ceglie l’ho preferito ad Asamoah per non abbassare troppo la squadra sui calci piazzati. Llorente non avrebbe avuto senso contro difensori alti e lenti”.
La redazione di Calciomercatonews.com