CALCIOMERCATO JUVENTUS / L’ingaggio di Gilardino nell’ultima sessione di mercato si andava a spiegare con una serie di ragionamenti legati non solo al valore in sé e per sé dell’attaccante: un professionista serio, vincente e prolifico, tanto quando indossa la maglia di grandi club (come il Milan) o lotta per la salvezza (vedi l’esperienza a Bologna), piuttosto che per il suo lungo ciclo in nazionale, con la corona d’alloro del Mondiale 2006. La verità è che la Juventus avrebbe anche risolto un caso, grazie alla partenza contemporanea di Quagliarella (con destinazione Roma, sponda giallorossa): il bianconero non è esattamente nei piani di Conte , aveva chiesto di andare via per poter giocare con maggiore continuità e, inoltre, la sua scadenza contrattuale (2015) favoriva una cessione già nell’ultima sessione di mercato. Ma il panorama andava allargato già a fine agosto, e ampio continua a essere: perché le difficoltà incontrate finora da Llorente a inserirsi nella Juventus (problemi di condizione fisica, di carattere e di abitudini tattiche) rappresentavano e, per ora, continuano a rappresentare un punto di domanda nella Juventus. Per caratteristiche fisiche e tecnico-tattiche Gilardino sarebbe entrato immediatamente in concorrenza proprio con lo spagnolo, non certo con Tevez : e, oggi come oggi, l’italiano sarebbe già nettamente avanti nelle gerarchie, se si fosse davvero trasferito a Torino. Il terzo attaccante bianconero che di qui a gennaio sarà sotto osservazione con una speciale lente di ingrandimento è poi Giovinco : finito decisamente ai margini nella Juventus, e già da da buona parte della scorsa stagione. In questo momento solo Tevez e Vucinic sono formalmente intoccabili. A gennaio, in base ai rendimenti individuali, la Juventus compirà nuove scelte.
Fabio Alberti – www.calciomercatonews.com
