ROMA INFORTUNIO DESTRO – Dal 2 febbraio, giorno del primo infortunio di Mattia Destro, sono passati sette mesi ma per l’attaccante della Roma, il ritorno in campo è ancora lontano. Tra fisioterapia e palestra, l’attaccante giallorosso continua il suo percorso riabilitativo e ha messo nel mirino una data, il 19 ottobre quando la Roma affronterà il Napoli. Nel frattempo, su di lui, se ne sono dette tante: carriera a rischio o addirittura finita, i legamenti che non danno sicurezza. E ieri c’è stato un botta e risposta tra il professor Cerulli (che l’ha operato di meniscectomia esterna selettiva al ginocchio sinistro), il medico della Nazionale Under 21 Angelo De Carli e la Roma.
«L’operazione era andata benissimo, Mattia non ha problemi dal punto di vista chirurgico ma nel recupero muscolare e funzionale — ha detto Cerulli a Rete Sport — Ora sta facendo una rieducazione particolare, ma è in forte ritardo. Il problema è che ha avuto un nuovo infortunio in Israele, con l’Under 21, a volte basta anche un banale movimento distorsivo per provocare un risentimento all’articolazione nei primi tempi del postoperatorio». Per poi chiarire, in un secondo momento «che il comportamento dei medici della Nazionale è stato irreprensibile».
La replica di De Carli: «In Israele nessuno nuovo infortunio o ricaduta — ha detto il medico dell’Under 21 — Non mi risulta poi che il postoperatorio abbia avuto un decorso ottimale. Sia Mattia sia la Roma mi ha riferito di numerosi episodi di gonfiore, ma il giocatore era arrivato in ritiro in condizioni che non ne controindicavano la sua permanenza. D’accordo con la Roma, ha svolto allenamenti differenziati, fisioterapia e frazioni di partita. Ed ha lasciato l’Europeo con un ginocchio ed un tono muscolare migliori di come era arrivato».
Il d.g. della Roma, Baldissoni, qualche giorno fa ha ammesso che qualcosa, nel recupero di Mattia Destro, è stato sbagliato: «Vista la qualità del giocatore, si è tentato di recuperarlo troppo velocemente per l’ultima parte della stagione, che ha avuto una coda con le nazionali, cosa che ha interrotto un adeguato recupero funzionale».
Sull’argomento è intervenuto anche l’ex C.T. dell’Under 21, Mangia: «Serve cautela nel distribuire le responsabilità. Non conosco Cerulli, ma posso dire come abbiamo lavorato in stretto contatto con l’allenatore Andreazzoli e il preparatore della Roma Chinnici. Poi, purtroppo, verificate le difficoltà di Mattia il suo impiegato è stato minore di quanto avremmo voluto. In Nazionale tutti, però, hanno agito con le dovute cautele e il primo a poterlo testimoniare è lo stesso Mattia».
Infine, ha parlato il prof. Gemignani, responsabile medico della Roma: «Guardate quanti allenamenti e quanti minuti ha giocato prima e dopo la Nazionale e capirete. Fino a prima della finale di Coppa Italia stava bene».
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com