CALCIOMERCATO MILAN KAKA’ – Una lunga e bella intervista quella rilasciata da Kakà ai microfoni della radio Jovem Pam. Ecco le sue parole: “Sono molto felice di questo ritorno al Milan. E’ un’ottima opportunità per ritrovare il campo. Ne avevo veramente bisogno, così ho pensato che la decisione fosse quella ideale. Indosserò il 22 perché è la maglia che ho sempre indossato qui. C’è stato anche un sondaggio sui social network e ha vinto il 22. Il mio ruolo dovrebbe essere quello di trequartista. Non abbiamo svolto nessun allenamento tattico, ma credo che starò alle spalle dei due attaccanti. Il poco impiego al Real? Ci ho pensato diverse volte. Ho concluso che fosse la mancanza di continuità. Non ho avuto molti infortuni, ma solo due. Una pubalgia nel 2009 e un’operazione al ginocchio dopo il Mondiale del 2010. Quando sono tornato da questi infortuni, Mourinho si era portato diversi giocatori di fiducia. In questo periodo ho provato a conquistarlo ma non ci sono riuscito e ho pensato che fosse meglio partire. Comunque non incolpo nessuno. Ho provato, ho combattuto e sono stato sempre disponibile. Le volte che mi ha scelto penso di aver fatto bene. Lui, come ogni allenatore, fa delle sceglie e usa i giocatori di cui si fida. Ho imparato molto a livello professionale e personale. Ho imparato ad avere più pazienza e lottare di più. E’ stato bello lavorare con lui. La sensazione di non essere mai andato via dal Milan? E’ un’emozione strana, ma è così. L’affetto che ho ricevuto e il ritorno a Milanello. Ma sarei comunque voluto andare al Real Madrid. A prescindere dai risultati, sono felice di essere stato al Real, un club molto speciale. Al Milan sono uno dei giocatori con più esperienza, sono contento di poter insegnare e anche imparare. Ci sono tanti giovani che mi potranno mostrare molte cose nuove. Il tipo di trasferimento? Il Real Madrid ha raggiunto un accordo col Milan. Per quanto mi riguarda c’è stata una grande apertura, il denaro non è la priorità in questo momento. E’ bello vincere ed essere ricompensati per il proprio lavoro, ma non è mai stata la mia prima motivazione. Nel 2009 potevo andare al Manchester City e guadagnare di più. Ho sempre pensato al calcio come una passione, il denaro arriva di conseguenza. La storia che ho qui è molto bella. Mi manca qualche gol per arrivare a 100 con il Milan, ne mancano solo 5. Spero che questo numero cresca per poter vincere. Ritorno in Brasile? Sono solo voci. Solo nel dicembre del 2012 ho parlato col San Paolo, ma niente di concreto. Ci sono stati dei sondaggi, ma nulla che mi ha avvicinato a questo ritorno. Con il Milan ho due anni di contratto e non ho piani successivi. Il San Palo mia priorità se dovessi tornare? Darei sempre la priorità al San Paolo, ma se non ci fosse la possibilità potrei giocare in un altro club brasiliano, non avrei problemi”.
La redazione di Calciomercatonews.com
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