Mercato News Gigi Di Biagio- Gigi Di Biagio,ha parlato del campionato che sta per cominciare con il Corriere dello Sport.
Solo tre squadre nel Dopoguerra hanno vinto tre scudetti di fila. Per la Juve è così scontato il tris?
«I pronostici possono essere sempre sovvertiti ma sulla carta c’è troppa differenza rispetto al resto del gruppo».
Conte non rischia di guidare una squadra appagata?
«E’ una possibilità ma conoscendo Antonio, anche sentendo le voci di chi ha lavorato con lui, mi sento di escluderlo. Conte è un professionista che dimostra fame in ogni allenamento. Un atteggiamento del genere viene recepito dai giocatori».
E la Champions League non può essere una distrazione?«Anche il Napoli e probabilmente il Milan giocheranno in Champions. Diciamo che la gestione delle risorse sarà essenziale nel doppio impegno. E la Juventus ha due giocatori di livello per ruolo».
Quindi è pronta anche per vincere in Europa.
«Tutto è possibile. La squadra è stata rinforzata. Bisognerà vedere in che condizioni arriverà quando verranno giocate le partite decisive, i dentro/fuori».
Dietro alla Juve, chi è favorito per vincere l’altro campionato?
«Forse il Napoli. Ma come spiegavo prima, in Italia basta poco per passare dal secondo al settimo posto. Nel gruppone di chi insegue la Juventus si infilano anche le milanesi, le romane e la Fiorentina. Tra queste, proprio la Fiorentina ha il compito più duro».
In che senso?
«Viene indicata come una delle possibili candidate allo scudetto. Ma in serie A è difficilissimo ripetersi dopo un exploit».
L’Inter è una vera incognita invece.
«Per me può essere la sorpresa del campionato, insieme con la Roma. In comune hanno una cosa fondamentale».
Sarebbe?
«Vengono da una stagione in cui è andato male tutto. E’ impossibile peggiorare. Ci saranno grandi stimoli e grande voglia di riscatto. Inoltre, il fatto di non giocare le coppe è un vantaggio».
Chi retrocede?
«Non lo so. Ma le tre neopromosse, Sassuolo-Livorno-Verona, daranno del filo da torcere a tutti perché sanno giocare al calcio».
Qual è stato il colpo del mercato?
«Tevez. Bisognerà però vedere in che modo si calerà nella nuova realtà. Come Higuain che è un altro grande acquisto».
Da esperto di giovani, chi segnalerebbe tra i protagonisti?
«Zaza del Sassuolo. Sono convinto che farà una stagione di primo piano. Come Insigne e Florenzi, che già hanno dimostrato il loro valore in serie A».
E tra i suoi ragazzi dell’Under 21?
«Mi aspetto molto da Bardi, che ormai è una garanzia e sarà titolare nel Livorno. Ma anche Perin può finalmente emergere, se avrà spazio nel Genoa. Con i portieri, siamo messi molto bene in vista del nuovo ciclo».
Negli altri ruoli un po’ meno.
«Beh, in serie A un ‘92 importante c’è: De Sciglio. Il punto è che gioca già nella nazionale maggiore, quindi non posso utilizzarlo. Ci sarebbe anche Bianchetti del Verona: mi auguro che giochi con continuità. Occhio anche a Improta, Antei e Longo».L’ultimo Europeo Under 21 ha aiutato i club a puntare di più sui giovani italiani?
«Un’apertura c’è stata negli ultimi tempi, soprattutto a causa della crisi. Ma tanti dei miei ragazzi sono ancora in serie B. Per me va bene lo stesso. L’importante è che giochino e maturino».
Nel lasciare la panchina dell’Under 21, Mangia ha detto che sarà quasi impossibile riproporre un gruppo così forte.
«Sono d’accordo. Negli ultimi vent’anni non si era mai vista una squadra così competitiva. Ha fatto un ottimo risultato, infatti, raggiungendo la finale europea».
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