CALCIOMERCATO MILAN MAZZOLA EL SHAARAWY INTER / L’ex interista Sandro Mazzola, intervistato in esclusiva ai microfoni di Tuttosport, è tornato a parlare di Stephan El Shaarawy, di nuovo protagonista con i rossoneri dopo i mesi d’astinenza dal gol: “Lui è giovane ed è normale avere periodi di crisi. Era capitato anche a me, poi sono ripartito“, sempre in tema di giovani: “In Pogba non riesco a trovare difetti e mi chiedo ancora perché il Manchester United lo abbia fatto partire“.
Sandro Mazzola, come ha visto il Milan nella sfida contro il Psv?
«La squadra di Massimiliano Allegri ha disputato un buon primo tempo, calando nella ripresa ma ci può stare nella prima gara ufficiale della stagione. Non penso che sia in pericolo la qualificazione alla Champions League. Poi, va detto che il Psv è già alla terza giornata di campionato e al Milan mancava Robinho. Lui in certe situazioni si inventa sempre qualcosa».
Dopo sei mesi, El Shaarawy è tornato al gol. È un giocatore ritrovato?
«Stephan è giovane e ha avuto un momento di crisi, come capita a tutti. Ricordo che era successo anche a me ed Herrera mi aveva detto di stare tranquillo, poi sono ripartito. El Shaarawy ha delle qualità importanti, questo non si può discutere e ha avuto soltanto dei momenti di difficoltà».
Ma secondo lei, è un Milan competitivo per lo scudetto?
«Sì, secondo me sono competitivi. I rossoneri lì davanti hanno dei calciatori come El Shaarawy e Balotelli, con due così non ha mai problemi, ti tirano fuori la giocata decisiva».
Chi rimane, però, la favorita in campionato?
«Sempre la Juventus. Si è rinforzata molto bene ed è la squadra da battere. Anzi, sarà difficile batterla».
Contro la Lazio l’ha impressionata?
«Certo, una partenza così è qualcosa di straordinario e Antonio Conte sta facendo davvero un ottimo lavoro. Inoltre, i bianconeri hanno Pogba».
Sta diventando un campione.
«Mi chiedo come abbia fatto il Manchester United a lasciarlo andare via. Sir Alex Ferguson ha sbagliato pochissime volte nella sua carriera e con Pogba ha sbagliato. Questo giocatore sa fare tutto, inserirsi con la palla e senza e faccio fatica a trovargli un difetto. Forse gli manca la continuità, ma ha 20 anni e sono cose normali».
Come vede l’Inter?
«Credo che bisogna ancora aspettare per vedere il lavoro di Walter Mazzarri, bisogna dargli tempo e alla fine verrà fuori».
È arrivato Taider, ora cosa serve ai nerazzurri?
«La cosa più importante è che arrivino giocatori bravi con tanta voglia di correre. Sotto questo aspetto, Taider è un rinforzo interessante. Mancano degli esterni, ma è difficile che quelli bravi vengano ceduti, ce ne sono pochi. Se non arriveranno, Mazzarri sarà costretto a cambiare il suo modo di giocare».
Ma lei crede nel ritorno di Samuel Eto’o?
«Io non ho mai creduto nei ritorni. Quando uno vuole andarsene o se ne è andato, non merita di indossare ancora la sua vecchia maglia. Bisogna anche vedere se è lo stesso giocatore di due stagioni fa e come si è allenato in Russia in questo periodo».
Erick Thohir sta per arrivare, a lei dispiace della cessione delle quote di maggioranza da parte della famiglia Moratti?
«Per me l’Inter significa Moratti e quindi mi dispiacerebbe tanto. Spero rimangano nell’assetto societario, sarebbero pronti a rientrare ad alti livelli».
Parlando di mercato, secondo lei chi potrà adattarsi più velocemente al calcio italiano tra Gomez, Higuain, Llorente e Tevez?
«Scelgo Llorente perché ha delle qualità di un certo tipo. Con lui Conte sa cosa deve fare».