CALCIOMERCATO INTER CAMBIASSO ETO’O – Esteban Cambiasso commenta le voci del ritorno all’Inter di Samuel Eto’ò: “Un ritorno di Eto’o? Questo è il calcio – ha commentato il ‘Cuchu’ ai microfoni di ‘Sky Sport’ –
nel calcio è successo di tutto e di più e poi all’Italia diverte più il calciomercato che le partite. Se ho rinnovato il contratto? Non ancora, ma ho già detto che non ci saranno problemi in tal senso. Se arriveranno rinforzi? Sono discorsi societari, valuteranno la società e il mister. Per adesso è un presunto passaggio, fino a che non si sono le firme non si può dare nulla di certo. – ha affermato – Noi siamo fuori questi discorsi. Non è nelle nostre mani. Non conosco Thohir, ma conoscendo bene il presidente Moratti so che la scelta che lui farà sarà la migliore prima per l’Inter e poi per lui”.
Poi analizza il momento della squadra: “La tournée negli States ha lasciato delle crescite di squadra al di là dei risultati, – ha sostenuto l’argentino – anche se essendo nel calcio è la prima cosa di cui si parla. Noi sappiamo che non possiamo soffermarci su quello, e che dobbiamo guardare il gioco di squadra. Se i risultati che abbiamo raccolto rischiano di deprimerci? Questa è l’Inter, non c’è tempo per deprimerci, – ha assicurato Cambiasso – nè quando si vince ripensando alle vittorie, nè quando si perde ripensando alle sconfitte“.
Solo elogi per Walter Mazzarri: “La sua mano si è già vista. – ha detto il ‘Cuchu’ –
Forse non tutti sono riusciti a vederla subito, ma mi auguro che possano vederla presto tutti. Prima si lavorava poco e male? Il modo di lavorare è cambiato come può cambiare da un allenatore a un altro. Non bisogna mai parlare male di un allenatore che non c’è più”.
Quanto alla sua posizione in campo, l’argentino ha spiegato: “I ruoli sono dettati dal lavoro di squadra, il dispendio è maggiore se la squadra è disorganizzata altrimenti il dispendio è uguale per tutti. Importante è capire che cosa vuole il mister. – ha sottolineato – Dopo un anno come quello scorso abbiamo l’ossessione del risultato? La voglia di vincere è sempre un obbligo quando indossi questa maglia e questo non cambia da un anno con l’altro. Se hai vinto l’anno prima hai l’obbligo di rifarlo, se non l’hai fatto hai l’obbligo di rifarti. Se firmerei per il 3° posto? No, non firmo mai prima”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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