MILAN ALLEGRI GALLIANI – Con il raduno a Milanello, inizia ufficialmente la stagione 2013/2014 del Milan. In conferenza stampa hanno parlato Adriano Galliani e Massimiliano Allegri mentre Silvio Berlusconi ha preferito parlare solo con la squadra e non essere presente alla conferenza stampa.
Ecco le parole di Galliani: “Abbiamo una squadra già competitiva. Gli obiettivi sono sempre gli stessi: arrivare tra i primi tre in campionato, andare il più avanti possibile in Champions e poi sarebbe gradito anche vincere la Coppa Italia anche se è solo il terzo degli obiettivi. Stiamo ringiovanendo la squadra. Una volta dicevate che eravamo una squadra per vecchi, ora siamo una squadra per giovani. Vogliamo abbassare l’età media: arrivati ai 25 anni ci fermiamo… Saluto Ambrosini con grande affetto. Nel girone di ritorno dell’anno scorso abbiamo fatto 40 punti, gli stessi dell’anno dello scudetto. Allegri ha fatto molto bene, ha rimesso il pilota automatico. Robinho è felice di restare qui, ma vuole tornare a casa. Siamo in trattativa. Se lui parte prenderemo una seconda punta. Ljajic? Parlo spesso con Pradè, bisogna vedere se la Fiorentina lo lascia partire, quanto costa, ecc. Il Milan non è mai stato in vendita e non c’è stata nessuna trattativa. Honda? MI auguro fortemente che possa arrivare a gennaio”.
Queste le dichiarazioni di Allegri: “Questa squadra ha una buona base di partenza, sono stati cambiati pochi calciatori: sono felice di cominciare la mia terza stagione al Milan. Quest’anno dobbiamo farci trovare pronti per giocare il playoff di Champions. Cambio di modulo? Fortunatamente questa squadra sa giocare con più sistemi, la base sono i quattro dietro e i tre in mezzo, poi ci sistemeremo a seconda di chi scende in campo, cercheremo di tornare a giocare con il trequartista, ma l’abbiamo già fatto l’anno scorso. Dobbiamo cercare di migliorare la posizione dell’anno scorso. Sono qui perché ho un contratto con il Milan. Dopo la gara di Siena che ci ha regalato la Champions ho gioito molto e mi sono goduto le vacanze. Sui giornali leggevo tante cose, ma la mia priorità era restare al Milan. Dopo tre anni di lavoro era normale che delle squadre si potessero avvicinare, ma questo mi ha lasciato indifferente. Il presidente lo sento ogni settimana, siamo in ottima sintonia, dopo averlo visto a cena. Non mi sento affato sotto esame. Ma ogni tecnico dipende dai risultati e per vincere lo scudetto serviranno più di 80 punti”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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