MILAN BOATENG – Kevin Prince Boateng come Clarence Seedorf. Almeno per il numero 10 che il ghanese porta sulla maglia e che ha ereditato dall’olandese: Che fosse una maglia pesante lo sapevo prima ancora di indossarla guardando Seedorf che l’ha portata per tanti anni prima di me. Con Clarence ne abbiamo parlato molte volte, quando mi ha chiesto se me la sentissi di indossarla. Gli ho risposto di sì, perché sono forte mentalmente e fisicamente. Io sono diventato calciatore professionista per prendere maglie “pesanti” come questa”. Boateng è anche un patito di tatuaggi. Tutti quelli che ornano il suo corpo hanno un significato particolare. Non li cancellerebbe mai perché parte del suo vissuto. Il ghanese, ha confessato a «Forza Milan», che i tatoo di alcuni suoi compagni, «ex» compresi, sono assolutamente discutibili: «Tatuaggi brutti? C’è solo l’imbarazzo della scelta, ce ne sono talmente tanti… De Sciglio, per esempio, ne ha uno sulla spalla inguardabile! Ricordo anche quelli di Cassano: erano bruttissimi».
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com