Inter-Parma 1-0, le pagelle di Ziliani: Schelotto croce rossa, Handanovic provvidenza e Jonathan…

INTER PARMA – Di seguito i voti del noto giornalista Mediaset Paolo Ziliani, noto appunto per le sue pagelle decisamente pungenti. Focus su Rocchi, Jonathan, Handanovic e Schelotto, protagonisti in positivo e negativo del match Inter-Parma.

ROCCHI, voto 6,5. Il 35enne bomber nato a Venezia, che alla Lazio era diventato l’ultimo degli attaccanti, chiuso com’era da Klose, Floccari e Kozac, e non giocava mai, all’Inter è diventato – come per miracolo – il primo (e unico) della lista. Fuori Milito, fuori Cassano, fuori Palacio e venduto Livaia (per prendere Schelotto!), ecco che Rocchi è diventato il deus ex machina dell’attacco nerazzurro. E comunque: per quanto logoro e stagionato sia, poiché non è mai stata la classe a fargli difetto, capita che Rocchi riesca a fare, bene, la sua figura. E persino qualche gol importante, come quello della vittoria sul Parma (il 101 in carriera), con tocco morbido a spedire in rete l’invitante pallone servitogli da Jonathan. Provetto.

SCHELOTTO, voto 4. Come il Cireneo, obbligato dai soldati romani ad aiutare il Cristo sul Golgota portandogli la croce, è un Calvario la partita del numero 7 ex atalantino che Branca e Ausilio acquistarono, a gennaio, in evidente stato di ubriachezza. Al 16’, su palla messa a terra da Ranocchia, a pochi passi da Mirante Schelotto si mangia un gol fatto sparando proprio in bocca al portiere; e al 71’, su una palla mal colpita da Rocchi che gli ballonzola davanti, l’italo-argentino svirgola in modo a dir poco indecoroso. Al punto che persino Strama, che è uno buono dentro, non se la sente di lasciarlo in campo un minuto di più: meglio un ragazzino, Garritano va benissimo! Croce Rossa.

HANDANOVIC, voto 8. Faceva gli straordinari prima, quando l’Inter si presentava in campo più o meno al completo; figuriamoci ora che sono più i titolari in infermeria di quelli abili e arruolati. Nel primo tempo, nel giro di un minuto (tra il 27’ e il 28’) salva due volte il risultato prima opponendosi a una sassata di Sansone – che in area si è bevuto Ranocchia come un Crodino -, poi volando in tuffo all’incrocio, a mano aperta, a intercettare un destro da 25 metri di Parolo, uno specialista dei gol da fuori. Nel secondo tempo, al 75’, mette addirittura la faccia per respingere un pallonetto di Biabiany, solo soletto davanti a lui, salvando per la terza volta lo 0-0. Para più oggi nell’Inter di quanto non gli toccasse fare nel Domzale, campionato sloveno, da ragazzino, una vita fa. Provvidenza.

JONATHAN, voto 7. Un tempo, veder sbucare dal sottopassaggio la sua palla da biliardo era sufficiente – al popolo bislerone – per dare il la a sfottò e invettive assortiti. Ma i tempi cambiano: e siccome questi per l’Inter sono tempi bui, con l’arrivo degli Schelotto, dei Pereira e compagnia cantante, Jonathan un risultato l’ha raggiunto: lo zimbello di San Siro non è più lui, perché (davvero) c’è chi fa molto più ridere. Il gol (bellissimo) segnato alla Roma in Coppa Italia gli ha dato sicurezza: ed è spumeggiante il suo match, contrassegnato da assalti all’arma bianca, buoni cross, attenta guardia montata a Sansone: con la ciliegina dell’assist con contagiri fornito a Rocchi nell’azione del gol. Figliol prodigo.

INTER (4-4-2). Handanovic 8; Jonathan 7, Ranocchia 5,5, Juan Jesus 6, Pereira 5; Zanetti 6+, Kovacic 6,5, Kuzmanovic 6, Schelotto 4,5 (Garritano 6); Alvarez 5,5, Rocchi 6,5 (Chivu s.v.). Allenatore Stramaccioni 5,5.

PARMA (4-3-3). Mirante 6+; Benalouane 6,5, Coda 6, Lucarelli 6+, Gobbi 5,5; Marchionni 6 (Galloppa s.v.), Valdes 6,5, Parolo 6; Belfodil 4 (Biabiany 5,5), Amauri 6,5, Sansone 7. Allenatore Donadoni .

ARBITRO: Damato 6.

Gestione cookie