ROMA INTER – Di seguito le principali dichiarazioni di Stramaccioni nella conferenza stampa pre-Inter-Roma.
EMERGENZA INFORTUNI – “Credo che la situazione sia seria, è un po’ che conviviamo con l’emergenza infortuni ma non ne abbiamo mai fatto un alibi, e non lo faremo certo ora. Sono anzi convinto che questo ci darà una motivazione in più, con la voglia di ribaltare un pronostico che per qualcuno è chiuso. Resta però il valore della Roma, che non abbiamo mai battuto questa stagione. Sarà un match difficile ma siamo carichi. Cassano, Palacio e Gargano hanno una degenza lunga, non so se ci saranno. Chivu non può giocare novanta minuti, Nagatomo deciderà se e dove operarsi”.
SULLA ROMA – “Io posso solo dire che domani sera metteremo tutto per ripagare i tifosi e la maglia. Contro l’emergenza e tutto quello che si sta accadendo daremo il meglio di noi. La Roma arriva qui in forma. Io però conosco la tempra dei miei giocatori. Non prometto la finale, ma ce la metteremo tutte. La formazione la deciderò solo domani, dati i molti problemi non ho diramato la lista dei convocati. Credo che sia una delle formazioni più attrezzate, ha giovani di qualità abbinati a giocatori come Totti e nei prossimi anni potrà crescere molto e diventare una delle squadre più forti del campionato”.
SUL “TUTTI CONTRO MORATTI” – “Non ho percepito questo tutti contro Moratti, l’Inter viene da un ciclo di vittorie e da parte delle altre squadre c’è più rivalità. Io sono arrivato quì da meno tempo di Mou o del presidente, ma credo sia questo. Nei momenti di ricostruzione, chi è stato dietro vuole rifarsi”.
SQUALIFICA PINILLA – “Deciderà il Giudice sportivo, il rammarico è che sia stato concesso un calcio di rigore che non c’era. Comunque abbiamo già commentato la partita contro il Cagliari. Ora pensiamo alla Roma”.
SUL FUTURO – “Nelle parole del presidente ho visto fiducia in tutta l’Inter non solo nell’allenatore. Ci ritroviamo per motivi noti in una posizione che non soddisfa nessuno. Alla vigilia di Inter-Roma dobbiamo dare tutto, poi giudicheremo a fine anno. In questo siamo sereni, sono sereno sapendo che dovrò dare tutto fino a Inter-Udinese. Poi saremo giudicati. Se mi riconfermerei? I giudizi vanno fatti dall’alto, fino a Natale l’Inter ha battuto le prime quattro della classifica. Dai primi di gennaio è arrivata l’emergenza che ci ha fatto perdere le certezze, c’è un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto che adesso non considero. I miei giocatori hanno dimostrato quando le cose funzionavano che potevano giocarsela con tutti”.
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