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Calciomercato Roma, Cicchetti: I giallorossi sono da Champions, su Ilicic e Aubameyang…

CALCIOMERCATO ROMA MATTEO VITALE / Il direttore di Forza Roma, Matteo Vitale, ha intervistato in esclusiva l’agente FIFA Gianfranco Cicchetti  per commentare la situazione in casa giallorossa, da Osvaldo a Totti passando per la dirigenza ed il mercato.

Ormai, la Roma è fuori dalla corsa per il terzo posto, ma sicuramente c’è grande rammarico per l’occasione sprecata. Le altre squadra hanno dimostrato di non essere così forti: probabilmente con un inizio diverso la Roma starebbe lottando fra il secondo ed il terzo posto. Soldi sono stati spesi ed in rosa ci sono buoni giocatori ed anche fuoriclasse. Secondo lei la rosa della Roma per quale obiettivo avrebbe dovuto lottare? “La Roma ha certamente disatteso almeno in parte le attese. Ci si aspettava che avesse almeno lottato per il terzo posto, ma, dopo un buon inizio, si è persa tra polemiche, incomprensioni tattiche e troppe pressioni ambientali che non hanno fatto decollare la squadra. La discontinuità di prestazioni e risultati sono stati il filo conduttore di tutta la stagione. Penso che sulla carta la Roma sia uno degli organici più forti del campionato, sicuramente quello che al momento può vantare i giovani migliori e la migliore prospettiva. Ritengo che avrebbe potuto tranquillamente lottare per un posto in Champions, mentre ora dovrà puntare quantomeno a guadagnare un posto in Europa, magari anche attraverso la Coppa Italia“.

Osvaldo è ormai “inviso” alla piazza, che fra manate, calci e uova ha fatto capire di volerlo lontano da Roma. Eppure, i numeri non sono così crudeli con il 9 della Roma, anzi. Lei cosa pensa di questa situazione e di Osvaldo in generale? “Osvaldo è l’emblema della stagione della Roma. A volte devastante, a volte irritante e disastroso. Penso sia un buonissimo giocatore, non un top player, ma comunque un attaccante di fascia medio-alta. E’ ancora giovane, forse la Roma avrebbe potuto preservarlo meglio dalle polemiche e puntare a valorizzare un importante investimento di mercato. Se le cose non dovessero cambiare di qui a breve, l’unica strada percorribile penso possa essere una cessione che permetta al calciatore di cambiare aria e al club di rientrare del tutto o in parte dei soldi investiti due stagioni fa“.

La Roma già si sta muovendo sul calciomercato: Ilicic sembra vicinissimo e per Aubameyang già sono stati mossi passi importanti, tra cui un incontro con l’agente ed anche l’annuncio della disponibilità ad investire su di lui. A questo punto, pare che l’allenatore sia già stato scelto. Secondo lei chi ha maggiori chance di allenare la Roma il prossimo anno? potrebbe anche essere Andreazzoli… “Ilicic e Aubameyang sono due giocatori importanti e ancora giovani. La Roma farebbe bene a puntare su di loro. Assicurerebbero anche qualità e fisicità, particolarità che non guastano mai. Riguardo al futuro tecnico, Andreazzoli ha qualche chance di essere riconfermato, dipenderà tanto dal derby, dalla Coppa Italia e forse anche dalla possibilità da parte della Roma di mettere le mani su qualche allenatore importante. Se non dovesse riuscire ad ingaggiare i vari Allegri, Mazzarri, Ancelotti, Villas Boas e Pellegrini, le chance di Andreazzoli aumenterebbero sicuramente“.

Francesco Totti: grande stagione la sua, una forma ritrovata ed una leadership quanto mai rafforzata. L’anno prossimo scadrà il suo contratto e quest’anno farà 37 anni. Giusto rinnovare? se sì, a quali cifre ed in quali termini? “Totti è il simbolo e il leader della Roma. Non riesco proprio a pensare ad una Roma senza il suo capitano. Il rinnovo non mi sembra un atto dovuto ma piuttosto la possibilità di poter contare ancora su un giocatore importante che a 37 anni riesce ancora a fare la differenza, in campo e fuori. Per il rinnovo, non ritengo sia una questione di soldi, quanto piuttosto di stimoli, progetti e motivazioni. Senza dubbio, sarebbe un errore imperdonabile rinunciare ad un campione di Totti per questioni risolvibili facilmente“.

Sabatini ed il mercato sudamericano: nessuno come lui sa scandagliarlo, scoprire talenti e scovare occasioni. A parte l’ormai noto Cristian che giovedì ha giocato benissimo contro la Lazio, o Fernando del Gremio, è uscito il nome di Guillherme del Corinthians. Qualche parola su questo giocatore e su questi volanti brasiliani. “Sabatini è un profondo conoscitore del calcio sudamericano e un grande scopritore di talenti. Il suo fiuto lo ha tradito pochissime volte. A parte Cristian del Fenerbahçe che è un giocatore ormai esperto e navigato, Guilherme e Fernando rappresentano appieno il target imposto dal ds giallorosso per le sue scelte di mercato. Giovani, di prospettiva e talentuosi. Fernando è il più pronto dei due, nonostante sia di un anno più giovane. Ha vent’anni ma ha qualità e personalità da veterano. Mi ricorda molto Gilberto Silva per le sue movenze in campo e per la tranquillità e l’equilibrio che riesce a dare al reparto. Guillherme, invece, ha caratteristiche leggermente diverse, è più un cursore, ha corsa e dinamismo maggiore ma forse meno geometrie. Sarà il futuro ‘volante’ del Corinthians, che per ora gli preferisce i più esperti Ralf e Paulinho. E’ comunque un giovane da seguire e soprattutto un ottimo giocatore, sebbene debba ancora dimostrare tanto ad alti livelli. Sarebbe, in ogni caso, più un’opzione per il futuro, rispetto a centrocampisti più rodati e quotati come Jean della Fluminense e Arouca del Santos, che piacciono alla Roma e ad altre squadre italiane come Juventus, Fiorentina e Milan“.

Chiudiamo facendo un gioco. Fosse Walter Sabatini, che lei conosce sicuramente bene, riscatterebbe Piris? punterebbe ancora su Dodò, definito da molti un vero e proprio fenomeno. Insomma, come si muoverebbe il prossimo anno? “Piris e Dodò sono due giovani molto interessanti, hanno qualità. Al posto di Sabatini li avrei presi anch’io. Con i giovani sudamericani bisogna avere pazienza e soprattutto fiducia. Hanno bisogno di ambientamento ma principalmente di avvertire attorno alla sè la fiducia dell’ambiente e dello staff tecnico-dirigenziale. Mentre Piris sta facendo bene nella seconda parte di stagione, complice anche il cambio di modulo con Andreazzoli, che forse lo espone meno a qualche amnesia difensiva, per Dodò il discorso è esclusivamente di motivazione fisica. Raramente è stato disponibile, passando più tempo in infermeria che in campo. Probabilmente gli darei un’altra possibilità, perché il talento c’è e si vede, a patto, ovviamente, che si esauriscano al più presto i suoi guai fisici che sembrano veramente interminabili. Riguardo al mercato, invece, prenderei un grande difensore (Dedè del Vasco da Gama, Werley del Gremio e Lisandro Lopez dell’Arsenal Sarandi i miei preferiti), una forte mezzala di centrocampo (per esempio Cabral del Velez e Cirigliano o Lanzini del River Plate) e un esterno d’attacco di enormi prospettive, pescando tra elementi come Gonzalo Bueno (Nacional), Carlos Luque (Colon) e Rodrigo De Paul (Racing Avellaneda)”.

Fabio Alberti – www.calciomercatonews.com

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