CALCIO JUVENTUS DEL PIERO / L’ex capitano bianconero Alex Del Piero si confessa in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, rivelando la nostalgia per il nostro paese ed il campionato di Serie A: “L’Italia è il mio Paese, mi manca, ma non vivo il trauma del distacco perché in Australia sto bene, e perché so che tornerò. Quello che non mi manca è una certa aggressività e maleducazione che purtroppo trovo molto diffusa non solo ma anche nel mondo del calcio, che poi è il mio mondo“. E prosegue rivelando: “Qui mi hanno accolto con grande entusiasmo e passione, c’è grande voglia di calcio e in generale c’è grande rispetto e amore per lo sport e per i suoi campioni”. Poi ammette i contatti con il Flamengo, e rivela: “Parliamo di una squadra fantastica come il Flamengo e di una nazione come il Brasile, non posso dire che non ci abbia pensato almeno un po’… Ma io non ho detto no al Flamengo, ho detto sì al Sydney, è diverso“. Ed ecco l’analisi di chi, secondo Del Piero, può essere definito un numero 10: “Il numero dieci è una categoria di giocatore, non è un numero di maglia. Per me è il giocatore che accende la passione e la fantasia della gente. Che poi è il bello del calcio“. E ribadisce: “Ho sempre detto quello che penso: ritengo giusto che un bimbo oggi possa sognare di indossare quella maglia domani. Come ho fatto io, come hanno fatto altri prima di me. E mi auguro che qualcuno che lo meriti possa realizzare quel sogno. Sono sicuro che quando sarà il momento giusto, tutto questo accadrà“. Del Piero spiega poi lo speciale rapporto che lo lega da sempre a Francesco Totti: “La misura del valore di un giocatore si valuta anche dal valore dei suoi avversari. Lui lo è stato, per me. Un grande avversario e un grande compagno. Tra di noi c’è una stima che va oltre il campo, oltre le nostre storie personali. Chi ama il calcio non può non apprezzare uno come lui“. Parentesi mercato bianconero che viene prontamente driblata: “Non voglio giudicare l’arrivo di Anelka. Spero che faccia tanti goal per la Juventus. Di certo io non avrei mai lasciato i tifosi bianconeri. Ma credo che in fondo non ci siamo mai lasciati. La Juve è una squadra che ha dimostrato di saper andare oltre le aspettative, fin dall’anno scorso, quando abbiamo vinto lo Scudetto. Pogba? Mi auguro che si conservi come me lo raccontano, è un grande talento, avrà modo di dimostrarlo come sta già facendo. E’ la testimonianza che se uno è buono, può giocare fin da giovanissimo“. Infine Del Piero dice la sua anche sul verdissimo tridente rossonero: “Balotelli-Niang-El Shaarawy? Possono fare strada, hanno talento ed entusiasmo. Ma li ho visti poco per poterli giudicare. Lippi dice che l’italo-egiziano mi somiglia? Mi fido del mister…“. E chiosa nostalgico: “Riguardo spesso le immagini dell’ultima gara contro l’Atalanta, perché spesso le rimandano in onda. Ma non ho bisogno di rivederle per ripensare a quello che ho provato, quello che i tifosi mi hanno regalato. Qualcosa che va oltre tutto: i goal, le vittorie, vale più di tutto“.
Fabio Alberti – www. calciomercatonews.com
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