Calciomercato Napoli, da Vargas a Fideleff: quanti soldi buttati per gli acquisti dei partenopei

Mercato Naoli News-A Napoli non esistono i titolari, esistono i“titolarissimi”. Mazzarri manda in campo sempre la stessa formazione, e lascia pochissimo spazio al turn over. Molti giustificano l’allenatore toscano affermando che la società ha speso poco per mettergli a disposizione alternative di livello. Tuttavia dal gennaio 2010 al gennaio 2013 i partenopei hanno speso circa 60 milioni di euro. Gli acquisti però risultano spesso essere sbagliati: il primo fu Dossena , l’ultimo è stato Armero , per un totale di 30 rinforzi e quasi 120,7 milioni di euro investiti. Nel gennaio del 2010 arrivò Andrea Dossena dal Liverpool per 3,7 milioni: attualmente è in prestito al Palermo. Tra l’estate 2011 e gennaio 2011 arrivarono in azzurro Edinson Cavani dal Palermo (5 milioni come prima rata dei complessivi 17 milioni), Josè Sosa dal Bayern (3 milioni), Nicolao Dumitru dall’Empoli (1,5 milioni), Cribari dalla Lazio (500mila euro) ed Hassan Yebda dal Portsmouth (prestito), prima che a gennaio arrivassero Giuseppe Mascara dal Catania (1,3 milioni) e Victor Ruiz dall’Espanyol (8,5 milioni). Costo totale per i rinforzi: 23,5 milioni di euro. L’anno successivo’ammontare complessivo degli acquisti è stato di 61,8 milioni per portare a Napoli i vari Marco Donadel e Mario Santana (entrambi a parametro zero dalla Fiorentina), Antonio Rosati dal Lecce (2,9 milioni), Federico Fernandez dall’Estudiantes (3,3 milioni), Blerim Dzemaili dal Parma (7,5 milioni), Miguel Angel Britos dal Bologna (9 milioni), Gokhan Inler dall’Udinese (17,5 milioni), Goran Pandev dall’Inter (1,5 milioni per il prestito), Roberto Colombo dalla Triestina (prestito), la seconda rata di Cavani (5 milioni), Christian Chavez dal Boca Juniors (900mila euro) ed Ignacio Fideleff dal Newell’s (2,2 milioni). Nella finestra di gennaio arrivò, poi, uno dei peggiori investimenti fatti dal Napoli: Eduardo Vargas dall’Universidad de Chile (12 milioni).Quest’anno il Napoli ha caratterizzato la campagna acquisti estiva con l’acquisto definitivo di Pandev dall’Inter (7,5 milioni), gli ingaggi di Alessandro Gamberini e Valon Behrami dalla Fiorentina (9,2 milioni), Omar El Kaddouri dal Brescia (2 milioni per la metà), Giandomenico Mesto dal Genoa (1,5 milioni), Bruno Uvini dal San Paolo (3 milioni). A gennaio l’organico è stato integrato con gli arrivi di Pablo Armero dall’Udinese (1 milione il prestito), Emanuele Calaiò dal Siena (2,2 milioni), Andrea Mazzarani dall’Udinese (1 milione, ma è stato girato in prestito al Modena), Rolando dal Porto (1 milione per il prestito) e Josip Radosevic dall’Hajduk Spalato (2 milioni), più la terza rata di Cavani (5 milioni). Il totale degli investimenti stagionali è di 35,4 milioni di euro che, sommati a quelli degli anni presi in esame, portano il monte uscite a 120,7 milioni. Un pacco di soldi utilizzato in maniera sbagliata. Se a questa somma vengono sottratti i 62,2 milioni relativi agli acquisti dei titolari Cavani, Pandev, Inler, Britos e Behrami, restano 58,5 milioni per calciatori che non hanno reso quanto sperato. Una somma che, se fosse stata utilizzata per tre calciatori di buon livello, avrebbe permesso a Mazzarri di avere oggi una rosa, sì, altamente competitiva anche nelle alternative. Errare è umano, perseverare è diabolico…

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