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Inter e Milan, esclusiva De Benedetti: “In casa Barcellona c’è timore di non riuscire nella rimonta contro il Milan. Mou lascerà il Real ma un ritorno all’Inter credo sia impossibile!”

 

ESCLUSIVA MILAN-INTER – La redazione di Calciomercatonews.com ha contattato in esclusiva Andrea De Benedetti, noto giornalista e grande conoscitore di calcio spagnolo, che ha parlato della sfida tra Milan e Barcellona e del futuro di Mourinho, che probabilmente lascerà il Real a fine stagione.

 

Mercoledì scorso il Milan ha battuto 2-0 il Barcellona, in una partita dove i catalani non sono mai riusciti ad essere realmente pericolosi, cosa si è detto in Spagna dopo questa partita?

 

“Si è detto che probabilmente è stata la peggior partita del Barcellona negli ultimi anni, la squadra non è riuscita a giocare come sa e sembrava che tutto ciò che aveva funzionato fino a quel giorno e che ha portato grandi risultati all’improvviso non funzionasse più. Alcuni hanno evidenziato l’impostazione “italiana” del Milan, ma non in senso negativo o offensivo, intendendo invece che il Milan con questa filosofia avesse trovato il modo di disinnescare il Barcellona e la sua tipologia di gioco.”

 

Tra gli spagnoli per il ritorno prevale l’ottimismo oppure c’è il timore di non riuscire nella rimonta?

 

“Nonostante molti sperino di riuscire a ribaltare il risultato e si dicano ottimisti il timore c’è eccome, un 2-0 è un risultato netto e l’impresa è ancora più difficile di quella di tre anni fa contro l’Inter. In quella occasione, vista la sconfitta di 3-1 fuori casa, ai catalani sarebbe bastato il 2-0 per qualificarsi o il 3-1 per andare ai supplementari, oggi con il 2-0 si va ai supplementari e con il 3-1 si viene eliminati. Detto questo la grande preoccupazione non viene dall’attacco, molti pensano che il Camp Nou la squadra riuscirà a fare almeno due gol, ma viene dalla difesa, che spesso è risultata vulnerabile e subisce gol da ben undici partite di fila.”

 

Da una grande di Spagna all’altra,  per il Real Madrid la Liga è compromessa e il divorzio da Mourinho a fine stagione sembra ormai scritto. In caso di eliminazione dalle coppe lei pensa che si possa assistere ad un divorzio anticipato?

 

“Il Real si gioca la stagione tra domani sera e martedì della prossima settimana, domani sera ci sarà la partita di ritorno di Coppa del Re, il martedì successivo il ritorno degli ottavi di Champions. In entrambe le partite il Real parte leggermente sfavorito e qualora dovesse essere eliminato in entrambe le competizioni la sua stagione sarebbe praticamente finita in anticipo. Credo comunque che Mourinho rimarrà fino al termine della stagione, in primis perchè non credo abbia intenzione di dimettersi perchè le sue dimissioni lo porterebbero a rinunciare ai soldi del contratto, in secondo luogo non credo che Perez abbia intenzione di cambiare l’allenatore su una stagione ormai compromessa e credo che attenderà il termine per iniziare con un nuovo progetto.”

 

Dunque Mourinho lascerà il Real probabilmente, è utopia pensare ad un suo ritorno all’Inter?

 

“Secondo me si, perchè Mourinho è sempre andato in squadre di grandi prospettive che avessero anche grandi disponibilità economiche e non credo che accetti di prendere squadre in calo. Non so se Moratti deciderà di tornare a spendere e voglia nuovamente ricostruire una grande Inter, ma allo stato attuale non credo che Mourinho sia propenso a tornare sulla panchina nerazzurra.”

 

Dove potrebbe essere il suo futuro allora?

 

“In Premier League oppure il Paris Saint Germain, che rispecchierebbe in pieno la tipologia di club e di progetto che lui cerca.”

 

E sulla panchina del Real chi potremmo vedere come suo successore?

 

“Ci sono diverse ipotesi, le più accreditate a mio avviso sono quelle di Laudrup e di Ancelotti. Il secondo ha sicuramente il curriculum più importante, ma credo che i tifosi del Real siano più entusiasti dell’ipotesi Laudrup. Il danese non solo è stato un ex, ma ha anche una filosofia di gioco molto più simile a quello che richiede l’ambiente madrileno, Ancelotti pur essendo un grande allenatore incarna per molti tifosi lo spirito italiano, un calcio diverso da quello di Laudrup. A Madrid sono molto attenti a questo aspetto, Capello ne è l’esempio, fu esonerato dopo aver vinto, solo perchè non esprimeva un bel calcio.”

 

Enrico M. Andreani – www.calciomercatonews.com

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