CALCIOMERCATO JUVENTUS MURA POGBA – Paul Pogba ha senza dubbio illuminato la notte torinese di sabato con le due perle che si sono andate ad insaccare nella porta dell’Udinese. Gianni Mura, storico giornalista de ‘La Repubblica’, ha così lodato il giocatore francese: “Appena l’avvicinano, la Juve s’allontana e il suo vantaggio su Napoli e Lazio ritorna di 5 punti. Anche di più, nell’autostima. Conte farà il pompiere, ma s’è visto che la Juve può zoppicare per una gara, due al massimo. Poi si riprende. Sabato, più che una risposta alla Lazio (2-2 a Palermo) e un messaggio al Napoli (1-1 ieri a Firenze) il 4-0 all’Udinese è sembrato un coro rassicurante: cosa credevate? Ci siamo ancora. Un coro con un solista eccezionale: Pogba. Nel primo tempo, a sprazzi, Juve brillante e sufficientemente affamata, ma un po’ leziosa al momento di chiudere l’azione. L’Udinese, con Di Natale inizialmente in panchina, non gioca la partita che Guidolin vorrebbe per festeggiare le sue 500 panchine in A, e comunque non sarà questa scialba partita ad abbassare l’ottima opinione che si ha di lui. Gioca, l’Udinese, come sapesse di perdere, con una certa rassegnazione, poca voglia di inventare qualcosa davanti, dove Muriel è troppo solo e ancora un po’ tenero. Con un centrocampo senza Pirlo e Marchisio e il corriodio di sinistra da un po’ privo di Chiellini e Asamoah, qualche rischio per la Juve poteva esserci. Invece no. Tre palle-gol, nessuna per gli attaccanti: Vidal, Giaccherini, Caceres. E così, alla fine del primo tempo, entra in scena Pogba con gli straordinari. Il lavoro ordinario l’aveva già sbrigato: copertura, aperture, palloni recuperati, insomma quel che si chiede a un centrocampista. Di straordinario c’è la personalità di un giocatore che non ha ancora vent’anni e tiene il campo con la naturalezza di chi sta nel cortile di casa. Di uno che non gioca sempre e ci tiene a far vedere quanto vale. Di uno che continua a sentirsi dire che deve ancora imparare molte cose, e sarà pure vero, ma quante ne ha già imparate. Di uno che si prende le sue responsabilità: sa di avere in dote un gran tiro e lo usa. Dopo, nel festeggiamento, sembra voler dire: non occorre pensarci su tanto per tirare in porta, visto come si fa? E ci prende gusto: dopo un destro nell’angolo alto, un destro nell’angolo basso. Discorso chiuso, con l’Udinese. E’ doveroso soffermarsi su Pogba, mai visto uno così forte, nel ruolo, a meno di vent’anni, più Vieira che Rijkaard, ma se non va giù di testa può sorpassarli entrambi. E chiedersi come abbia fatto Ferguson a lasciarlo partire da Manchester. In ogni caso, la Juve è stata brava a prenderlo e se lo terrà stretto. Paradossalmente, e dicendolo a bassa voce, una crisi che obbliga a rinunciare al cosiddetto top player aguzza l’ingegno e può portare ugualmente un possibile top player, a prezzi stracciati”.
Mauro Piro – www.calciomercatonews.com
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