CALCIOMERCATO LAZIO LOTITO ZARATE / Il secondo posto, il meno tre dalla Juve, Lotito è felice, si gode il momento. Mai la Lazio, sotto la sua gestione, aveva toccato livelli simili. Merito di un gruppo di giocatori unito, affamato, voglioso di raggiungere quantomeno la qualificazione in Champions. La parola Scudetto non viene pronunciata, meglio volare bassi: “La Lazio deve mantenere il suo profilo di squadra umile, di gruppo coeso, volitivo e con spirito di sacrifico. Poi ogni partita è storia a sé–ha dichiarato Lotito ai giornalisti presenti per al Marriot-, i risultati dipendono anche da fattori imponderabili. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra, i risultati devono essere raggiunti e serve l’aiuto di tutti. Per questo devo ringraziare i tifosi che hanno sostenuto la squadra nei momenti più difficili della partita e penso che la Lazio abbia meritato la vittoria“. La Lazio insidia la vetta, i tifosi chiedono a gran voce un rinforzo per puntare ai massimi livelli. Lotito, però, frena e torna ancora una volta sull’importanza del concetto di gruppo: “Gennaio è mercato per chi ha necessità di farlo. Dobbiamo uscire dall’assioma del “più spendi e più vinci”. L’eventuale inserimento di calciatori deve essere funzionale alla crescita del gruppo. Tale crescita passa anche dall’accrescimento morale di uno spogliatoio che ha un’empatia molto importante e che è molto facile alterare. Tre anni fa, quando chiamai Reja al capezzale del morente – ha continuato Lotito -, c’era necessità di una scossa, tant’è che comprai Biava, Dias e Floccari. Oggi non c’è questa esigenza e diventa difficile un inserimento, perché c’è bisogno di stabilizzare la situazione per evitare che ci possano essere turbative. Ciliegina? Attenzione, perché c’è il rischio di strozzarsi. Non so se la Lazio rimarrà così. Vediamo, stiamo monitorando se è possibile trovare un calciatore che possa rinforzare sia l’aspetto tecnico, che gli aspetti dei quali parlavo prima. Poi abbiamo acquisito giovani, come Keita, che possono far bene anche in prima squadra“.
Un gruppo che rema nella stessa direzione, unito. Lo si vede in campo. È uno dei segreti della Lazio rivelazione. La nota stonata si chiama Zarate, ormai fuori da ogni progetto e in rotta con l’ambiente. L’argentino rifiuta ogni destinazione che non sia di Premier o Liga, l’atteggiamento irrita la Lazio: “La vicenda la segue il direttore sportivo, noi abbiamo messo sul tavolo una serie di situazioni, lui ha detto no. Ora vediamo se lui ne porta una. Zarate non è una nota dolente, qui ognuno ha le sue note, io sento quelle di Beethoven“. Chi, invece, si sta rivelando come un “acquisto” con i fiocchi è Vladimir Petkovic: “Si commenta da solo. È un professionista esemplare, con grande carica umana e morale. L’ho scelto perché mi aspettavo che avrebbe reagito in questa maniera, perché aveva quelle qualità morali, professionali e di valutazione psicologica dell’individuo, il percorso alla Caritas è stato fondamentale. Lui governa le azioni dello spogliatoio attraverso ingredienti non solo di carattere tecnico sportivo ma anche morale e psicologico“. Lotito gongola, sa di aver azzeccato la scelta. Sta vincendo una scommessa che avrebbero tentato in pochi: “Io non sto prendendo rivincite, il mio principio è quello di creare le condizioni per poter far sì che prevalgano i valori autentici dello sport. La mia grande soddisfazione è avere il consenso di tante persone che mi fanno i complimenti per la squadra, non solo per i risultati sportivi. Sono giocatori altamente morali, avete visto ieri Marchetti che ha ammesso di averla toccata, questa è l’impostazione affinché vengano rispettate le regole e i valori morali e del calcio“. La Lazio, intanto, si gode una classifica da urlo. Secondo posto alla ventesima giornata, l’avrebbero detto in pochi. Lotito rifiuta il ruolo di anti-Juve, anche se… “La Juve non ha paura della Lazio, come è giusto. La Lazio, però, attraverso l’impegno può fare grandi cose. Firmerebbe per il secondo posto? Io non devo firmare nulla perché se firmo significa che è già tutto precostituito, ma il calcio è bello perché legato all’imponderabile“. Innegabile, però, che la Lazio stia vivendo un costante percorso di crescita, Lotito parla con orgoglio e promette: “La nostra squadra è stata costruita sul cemento armato e non sulla sabbia. Ogni anno inseriremo due tasselli per migliorare e puntare a nuovi traguardi“. Come la Lazio, anche la Salernitana sta facendo bene. L’altra creatura di Lotito è composta -in gran parte- da giocatori provenienti dal vivaio biancoceleste. Lotito spiega: “Il calcio è sinergia, organizzazione e razionalizzazione. Questo è la logica delle seconde società. La Salernitana ha undici giovani provenienti dalla Lazio e sta facendo benissimo. Diverso è il discorso delle seconde squadre, al quale sono contrario“. Infine, Claudio Lotito commenta anche la rielezione di Giancarlo Abete come presidente della Figc: “Abete è la continuità nell’ottica del rinnovamento. Oggi si sono create le condizioni per un cambiamento sostanziale della struttura federale e per una serie di situazioni per far ripartire il calcio e rendere le squadre più competitive in Italia e all’estero“.
Fabio Alberti – www.calciomercatonews.com
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