Inter News Mercato-Affrontare il proprio passato non è semplice per nessuno. Walter Gargano, che nel week end affronterà il Napoli, ha rilasciato una lunga intervista pubblicata sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport in cui affronta tutti i temi: dalla gara di domenica al suo addio alla squadra partenopea, passando per il rapporto con Marek Hamsik e la lotta scudetto.
Sarà anche banale partire dal Napoli, ma prima o poi… “Facciamolo: anni bellissimi e indimenticabili, nessun ricordo brutto con l’apice vissuto nella vittoria di Coppa Italia e nell’esperienza in Champions. Napoli mi ha preso e cambiato la vita: è lì che ho conosciuto l’amore vero con Michaela”.
Sorella di Marek Hamsik. «Non è nata subito la nostra storia: ero fidanzato io ed era fidanzata lei. Una volta ci facemmo una foto per caso, poi passa un anno e non succede nulla. Nel frattempo chiedo qualcosa a Marek, come si chiama e cose così. Qualche tempo dopo ci ritroviamo tutti e tre insieme ad una cena: “Cos’avevi detto di mia sorella?” dice Marek a voce alta. Imbarazzo. Poi io e Michaela ci siamo rivisti, nel frattempo avevamo rotto i vecchi legami ed è nato un amore grandissimo. Oggi abbiamo due figli… napoletani. Se ci sarà anche un figlio milanese? Eh, chissà».
Hamsik è un amico o solo un cognato? «Un fratello che confida cose che si raccontano fra… fratelli. Ma ho anche un bel rapporto col papà e tutta la famiglia».
Hamsik da sempre piace all’Inter, Cavani – all’Inter – poteva arrivarci. «Mi limito a dirvi cosa penso di lui: a Napoli è cresciuto tantissimo giocando nel ruolo giusto. E’ una grande persona, un campione assoluto, è sicuramente fra i primi 10 giocatori al mondo ».
Walter, chiarisca una volta ancora il suo addio al Napoli: venne diffuso un comunicato nel quale lei parlava in prima persona, una lettera ai tifosi che creò un po’ di polemiche. «Sono uscite cose che non ho mai detto né scritto: evidentemente volevano far capire che Gargano è cattivo… Non faccio nomi di chi ha fatto quella certa cosa, chi ha agito così lo sa, ma è stata una parentesi che mi è dispiaciuta tantissimo. Andare via è stata una scelta mia, sia chiaro, ma non perché non avessi la certezza di giocare ma per il fatto che se ti dicono che sei in forma poi la domenica ti schierano».
Contro il Palermo ci sono stati alcuni brusii (dalla tribuna) nel momento in cui lei ha sbagliato due o tre passaggi. «Succedeva anche a Napoli, pizzicavano me e Lavezzi perché volevano che fossimo sempre al top. Se è vero che sbaglio più i passaggi vicini di quelli lontani? Succede (ride, ndr). A volte capisco la gente, perché vede errori in passaggi che non puoi sbagliare. Però, come dice Strama, io non mi fermo mai e la stanchezza prima o poi si fa sentire… ».
Leonardo Bonucci ha detto: «L’anti-Juve è il Napoli». Vuole rispondere che se ne riparlerà domenica sera? «Bonucci dica quel che vuole, i conti si fanno alla fine e sarà proprio alla fine che vedremo se potrà parlare lui o l’Inter».
Che segnale può dare l’Inter battendo il Napoli? «Vedrò tanti amici, ma senza la faccia della rivincita o con astio: al fischio d’inizio io gioco per l’Inter. Vincere significherebbe dire che ci siamo: al momento il Napoli è più forte secondo la classifica, e quando succede così esce la vera Inter».
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