Juventus Inter News- La Juventus è già in vantaggio contro l’Inter. E nemmeno di poco: 3-1. Ovviamente non è il risultato calcistico, ma quello del bilancio: per quel che riguarda il fatturato la Juve è in vantaggio. Se prendiamo infatti i bilanci della stagione2011-12 freschi di approvazione, si scopre che dopo due stagioni a rincorrere, la Juventus torna sopra l’Inter in termini di fatturato: tolte le plusvalenze (15,2 per i bianconeri, 44,4 per i nerazzurri), i ricavi della Juve ammontano a 198,6milioni, quelli dell’Inter a 191,3. Il merito è doppio, visto che la prima non ha potuto contare sugli introiti da Champions, a differenza della seconda, che ha iscritto a bilancio 31,6milioni di premiUefa. Dove sta la differenza? Innanzitutto nelle entrate da stadio. Grazie al nuovo impianto la Juventus le ha triplicate rispetto a un anno fa: 31,8milioni contro i 23,3 dell’Inter che ha scontato un decremento del 31%. I bianconeri si portano a casa più soldi dai diritti tv gestiti collettivamente dalla Lega: 90,6 contro 80,9, in virtù soprattutto del bacino d’utenza. Maggiori ricavi anche sul fronte commerciale (53,5 a 29,4) anche se c’è da considerare che la società nerazzurra ha delegato alla controllata Inter Brand una parte del giro d’affari (la scorsa stagione 8 milioni derivanti dalla concessione degli spazi pubblicitari) che emerge solo (con i conseguenti costi) nel bilancio consolidato. Costi per il personale: l’Inter pareggia. Gli stipendi, si sa, sono la cartina di tornasole di una gestione equilibrata. Se i valori assoluti dicono ancora Juve, il trend premia l’Inter, che ha saputo avviare una profonda cura dimagrante tagliando in un anno del 13% il costo del personale: dai 190,2 milioni del 2010-11 ai 165,3 del 2011-12. La voce è invece lievitata nel bilancio bianconero — da 139,6 a 150,1—ma c’è da mettere nel conto i premi per lo scudetto. Il gol va comunque all’Inter perché lo scenario rafforza questa tesi: grazie alle dismissioni estive il monte-ingaggi 2012-13 è stato ridotto di altri 45 milioni, mentre la Juventus ha alzato l’asticella. Risultato netto: raddoppio Juve. Qui non c’è da girarci attorno. Entrambe sono in rosso ma con una bella differenza: -48,7 milioni per la Juventus, -77,1 per l’Inter. I bianconeri sono riusciti a dimezzare le perdite rispetto al 2010-11 (-95,4), i nerazzurri sono rimasti più o meno sullo stesso livello di un anno fa (-86,8) se consideriamo i 12,5milioni di dividendi da Inter Brand iscritti nel conto economicodell’ultima stagione. Il prossimo giugno il solco sarà ancora più marcato. Tutto ruota attorno alla Champions. Che la Juve ha ritrovato e che l’Inter ha smarrito: 30-40 milioni (compresi i ricavi indotti) spostati da un bilancio all’altro. Non a caso ilmanagement torinese prevede «un netto miglioramento del risultato economico» per il 2012-13 mentre i rivali devono ancora fronteggiare ammortamenti elevati per l’acquisto di calciatori (attorno ai 60 milioni). Solidità patrimoniale: la Juve fa 3-1 Al 30 giugno 2012 la Juventus presentava un patrimonio netto positivo per 64,6milioni. Zona rossa, invece, per l’Inter: -21,3milioni. L’aumento di capitale da 120 milioni ha messo le fondamenta al piano quinquennale di sviluppo su cui Andrea Agnelli si gioca tutto. L’attivo bianconero è cresciuto di un centinaio di milioni, a 428, grazie all’immobilizzazione dello stadio, un unicum nel panorama italiano. In attesa di costruirsi un impianto tutto suo, Moratti ha dovuto metter mano nuovamente al portafogli: 22 milioni di versamenti da luglio a oggi per coprire le perdite più 35 del futuro aumento di capitale (6 già sottoscritti). Così la continuità aziendale dell’Inter è garantita.
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