News Napoli Mercato-L’ex allenatore di Salernitana, Atalanta, Lazio e Fiorentina, Delio Rossi, ha rilasciato un’intervista al Corriere del Mezzogiorno.
Confessi mister Rossi: Mazzarri l’ha contattata per avere un parere su Behrami e Gamberini che lei ha avuto alla Fiorentina?
«E’ vero, c’è stata una chiacchierata. Ci siamo sentiti per parlare di questi due calciatori che lui stava seguendo. Abbiamo discusso innanzitutto di Behrami».
E lei cosa ha suggerito al suo collega?
«Gli serviva un giocatore per togliere un eccesso di compiti difensivi a Inler. E Valon fa questo lavoro in maniera incredibile. Non si ferma mai, va sempre al raddoppio, ha una dinamicità unica e una grande lettura delle situazioni di gioco. Io non potevo che parlare bene di Behrami, e sinceramente si sta notando che Inler ha tratto giovamento da questo innesto. Su Gamberini, poi, c’è poco da discutere. E’ un marcatore esperto, forte e rapido. Sempre attento in ogni momento della partita. Ce ne fossero altri difensori come lui in Italia».
Il Napoli è Cavani-dipendente?
«Basta leggere i numeri per capire che Cavani è un calciatore difficile da sostituire. Ma lo sarebbe in qualsiasi squadra. A Napoli ancora di più per due motivi: il modulo di Mazzarri lo esalta e lui rappresenta il calciatore perfetto per questo sistema di gioco; inoltre al momento, nella rosa azzurra, non c’è una vera alternativa all’uruguaiano”
Il blocco degli attaccanti del Napoli è completato da Pandev, Insigne e Vargas. Nessuno è quindi adeguato a sostituirlo? Neanche il macedone che con lei, alla Lazio, è diventato un fenomenale goleador?
«Pandev è una stupenda seconda punta che all’occasione può anche giocare da trequartista alle spalle di un attaccante. Insigne non è neanche una seconda punta. Questo ragazzo, che ha gran talento, si esalta giocando un po’ largo sull’esterno, come ha fatto con Zeman e come lo si è visto nell’Under 21. I giocatori seguono il proprio istinto. E quello di Insigne lo porta a giocare da una posizione laterale dove riesce sia ad accentrarsi che a conquistare la linea di fondo. Contro il Chievo, Mazzarri ha fatto qualche variazione tattica facendolo esprimere davvero bene».
Pandev è in fase calante dopo un inizio di stagione esaltante. Che succede?
«Credo abbia solo un momentaneo appannamento fisico. Poi non l’ho visto così male. Contro la Juve, la settimana scorsa, ha anche fatto un gran lavoro di sacrificio per la squadra. Tornerà molto presto ad essere un riferimento per questo Napoli»
Dando uno sguardo alla classifica, lei ritiene sia una fuga a tre per lo scudetto con Juventus, Napoli e Inter? Dia una graduatoria di gradimento per la vittoria finale.
«Dall’inizio della stagione ho sempre detto che la Juve ha qualcosa in più rispetto alle altre e soltanto lei può perdere lo scudetto. Poi però vedo il Napoli, solo dietro posiziono l’Inter. Dico questo per una valutazione ben precisa. Gli azzurri hanno una buona rosa e lavorano da tempo con lo stesso tecnico che è stato capace di creare un valido sistema di gioco all’interno del quale ci sono equilibri saldi. L’Inter è più forte dal punto di vista dei valori individuali dei calciatori, ma il sistema non è rifinito come quello del Napoli».
Le prime in classifica giocano tutte con la difesa a 3. E’ un caso o una necessità?
«E’ una scelta tattica. Ma anche una decisione che può scaturire da un problema tecnico: non ci sono tanti terzini capaci di fare in maniera analoga le due fasi. Se trovi un buon difensore, ti ferma l’avversario ma non scende mai; oppure capita il laterale che spinge semprema ti lascia dei buchi in copertura. Allora meglio garantirsi di più con la difesa a tre».
Elmar Bergonzini-www.Calciomercatonews.com