JUVENTUS-SHAKHTAR – Una Juve da dimenticare, sovrastata in ogni settore del campo quella vista ieri sera allo Juventus Stadium, troppo brutta per essere vera, tutti i giocatori bianconeri hanno ammesso le difficoltá della serata, Bonucci é stato l’unico a parlare di un pareggio meritato. Una squadra, lo Shaktar che ha evidenziato, se giá non fosse chiaro, come devono essere affrontati i campioni d’Italia. In continuo affanno gli uomini di Carrera, in supremazia netta quelli di Lucescu, l’impronta del tecnico Rumeno si vede eccome. Un 4-2-3-1 che lavora con una fluiditá disarmante, Willian, Teixera e Mkhitaryan dietro a Luis Adriano, per lunghi tratti hanno fatto ció che hanno voluto davanti alla area di Buffon, non dando mai punti di riferimento e costringendo i 3 centrali difensivi a un lavoro impressionante. Cosí come a Firenze, i bianconeri latitano nel gioco, trovando comunque un punticino che vale oro. Sotto l’aspetto tattico gli Ucraini hanno messo in netta difficoltá i bianconeri, soprattutto impedendo ai 3 centrali dietro di poter giocare la palla con tranquillitá, e continuamente costretti a difendere sempre uno contro uno. Solo a sprazzi la Juve é riuscita ad uscire in maniera pericolosa, creando anche qualche occasione, molto poco peró per una squadra che necessitava di vincere la prima di Champions in casa, dopo l’ottimo pareggio di Londra. Mai una palla buttata via, fraseggio incessante e un altruismo incredibile, sempre si é cercato l’uomo messo meglio in campo senza pensare di poter da soli risolvere la gara, questo il credo degli arancioneri. Veramente un’ottima squadra. Senza niente togliere a Lichtsteiner e Asamoah, ma Srna e Rat, non gli hanno mai permesso di sfondare sulle fasce, anzi spesso hanno dovuto tirare il fiato in fase di possesso, costretti spesso in copertura a chiusure diagonali, dovute ai continui allargamenti del gioco dei palleggiatori Ucraini. Hubschman una diga, Fernandinho precisissimo negli scambi con i compagni, hanno supportato alla perfezione i 3 la davanti alle spalle di Adriano, che tutte le volte che conquistavano il possesso, facevano impazzire Chiellini, Barzagli e Bonucci creando tantissime palle goal, incredibilmente tutte fuori di un soffio. I bianconeri, forse demotivati dallo sciopero della curva, sono apparsi senza verve, gia detto dei 2 laterali, forse solo Marchisio ha lottato con il solito furore agonistico, Vidal in piena ombra, e un Pirlo irriconoscibile, a parte un lancio fantastico proprio per Marchisio, non sono stati in grado di contenere i rivali di centrocampo. Il metronomo Bresciano ha addirittura sbagliato 3 passaggi facili facili nel giro di 2 minuti, incredibile. Vucinic e Matri, meritano il 6, ma solo se sommiamo i voti di entrambi, il Montenegrino ci aveva abituati a cose diverse, l’ex Cagliari invece sembra proprio non trovare la cattiveria che aveva in Sardegna. Un punto come quello di martedí, é tutto di guadagnato, significa che anche in serate non proprio al meglio, quando si rischia di perdere meritatamente, si riesce a muovere la classifica, se poi ci aggiungiamo 2 rigori non concessi a favore degli Ucraini, uno su Willian per fallo di LIchtsteiner, e un altro per il colpo di mano in barriera di Bonucci, sulla punizione di Srna che poi Buffon ha mandato in angolo, entrambi punibili anche con il cartellino rosso, allora meglio per i tifosi di fede bianconera tirare un sospiro di sollievo per come é andata questa serata di Champions.
Gian Mario Casu – Calciomercatonews.com
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