MILAN INZAGHI ATENE – Ai microfoni del quotidiano spagnolo ‘El Pais’ Pippo Inzaghi, ex attaccante del Milan ed oggi tecnico degli allievi nazionali rossoneri, ha così raccontato la sua avventura con la maglia della squadra meneghina: . “Il calcio è cambiato moltissimo rispetto a quando ho iniziato. Allora si giocava per strada, facevamo le porte con gli zaini. Ora i ragazzi sono viziati, sono sempre al computer, su Facebook, e si vede meno calcio nei parchi. Il calcio di strada ti faceva maturare prima. Come si vive senza calcio? Sapevo che all’inizio sarebbe stata dura, ma mi ha dato serenità il fatto di continuare a vivere a Milano e di potermi recare ogni giorno al campo di allenamento. E ora, finalmente, riesco a rendermi conto di quello che ho fatto nella mia carriera. Quando giochi, non ci riesci: ogni volta che raggiungevo un obiettivo, me ne ponevo subito un altro. L’affetto della gente è ciò che mi rende più orgoglioso. Mi fermano per ringraziarmi. Ed è questo l’esempio che voglio dare ai miei ragazzi: quando si gioca per 20 anni e la gente ti ringrazia, significa che puoi andare fiero di ciò che hai fatto. E io ce l’ho fatta con il desiderio, la volontà e l’umiltà: penso sia per questo che mi apprezzano. Il ricordo migliore è la notte di Atene, che è stata la mia notte. Con 5 gol in 3 finali ho fatto ciò che nessuno aveva mai fatto, nemmeno Cristiano Ronaldo o Messi. Lo ha fatto Inzaghi, un italiano. Non dimenticherò mai il secondo gol al Liverpool, con quella palla che entrava lentamente”.
Mauro Piro – www.calciomercaonews.com