SERIE A JUVENTUS CHIELLINI – Giorgio Chiellini, in una lunga intervista al Messaggero, ha parlato della Juventus, degli obiettivi presenti e futuri ricordando anche il suo capitano, Alessandro Del Piero, oggi in Australia. Chiellini parte dal segreto della Juve: ““Il lavoro quotidiano. Ci sentiamo più forti dell’anno scorso ma non dobbiamo mollare un attimo”. In tal senso può aiutare anche la laurea in economia del giocatore: “Ho la mente più allenata. Mi aiuta a gestire le pressioni”. Nei classici ringraziamenti Giorgio cerca di non dimenticare nessuno: “Ringrazio la mia famiglia, la mia fidanzata. Mazzarri, il primo ad avermi lanciato, a cui devo tanto a livello tecnico. Non dimenticherò mai mister Iaconi, un nonno per me”. Al contrario di molti suoi colleghi, Chiellini non si vede allenatore nel futuro: “Mi piacerebbe avere una vita più tranquilla”.
Alla domanda se sia migliore la Juve di conte o quella di Capello, Chiellini risponde: “Come individualità, quella di Capello era più forte. Quella era una squadra di fuoriclasse. Noi invece siamo migliorati in poco tempo. Vogliamo aprire un ciclo come ha fatto l’Inter dopo Calciopoli”. Sulla squalifica dell’allenatore bianconero: “Siamo tutti con lui. Non deve pagare solo per il nome. In panchina ci manca tanto, pensavo meno. Con le parole trasmette grinta e poi sa risolvere situazioni delicate durante la partita. Vincere senza di lui sarebbe qualcosa di incredibile”. Eppure Conte potrebbe non essere nemmeno in tribuna a Firenze: “I Della Valle, a parte il caso Berbatov, si sono sempre comportati da signori con la Juventus. Non vedo perché non dovrebbe esserci”. Su Jovetic spesso accostato alla Juve: “Sarebbe un valore aggiunto in ogni squadra d’Europa. Parlare di mercato adesso non è giusto, mi auguro che le nostre punte facciano talmente bene da chiudere ogni discorso”.
Su Zeman: “Sabato sera gli stringerò la mano, perchè non dovrei farlo? Ha sempre insegnato calcio. Ha fatto giocare le squadre in maniera spettacolare. Essere un grande è un po’ come per i giocatori: lo diventi solo se vinci qualcosa. A Roma ha un’ottima squadra che può migliorare tanto, può far crescere e plasmare i giovani come piace a lui. Penso che per affermarsi ad alti livelli sia l’ultima chance”.
Infine, non poteva mancare un pensiero per Del Piero: “Prima o poi doveva succedere. La sua presenza manca nel gruppo. Sono contento che abbia deciso di vivere un’esperienza così affascinante in Australia. La sua casa sono Torino e la Juventus. In che modo, come e quando non lo so. Tornerà, ne sono sicuro. Sulla numero 10 la società ha fatto bene, lasciarla un attimo lì non fa male. Andrà sulle spalle giuste al momento opportuno”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com