Milan News- Mario Sconcerti, uno dei giornalisti sportivi più famoso nel nostro paese, ha detto la sua su Allegri e la situazione dei rossoneri: “Il primo problema è che il Milan non crede a se stesso. Non c’è un leader né uno molto migliore degli altri che possa indicare una strada. Questo è forse il vuoto lasciato da Allegri. Si può avere giocatori peggiori, ma non è obbligatorio giocare male. Il Milan è anche una squadra nuova, solo quattro al massimo i titolari dello scorso anno, cosa è giusto aspettarsi in definitiva? La prima risposta a tutto è che il Milan è fortemente disabituato a lottare per fare un goal, ha sempre avuto chi lo segnava in qualche modo…Non si può giocare tre partite ufficiali in casa con Sampdoria, Atalanta e Anderlecht senza segnare un goal e pensare di non avere gravi problemi di gioco. Che siano risolvibili in pochi giorni lo dice solo la storia del club, non la logica. Però molto di più si può fare sulla velocità, la convinzione, lo sforzo fisico per cercare di vincere. L’impressione è che il Milan, sfiduciando in buona parte Allegri, abbia sfiduciato anche la squadra. Nessuno sa più esattamente chi è. Forse sarebbe giusto ricordare alla gente che il Milan è stato competitivo per 25 anni perché ha sempre pagato 60-70 milioni oltre il bilancio. Ora che per la prima volta non si paga, non si può nemmeno pretendere di vincere, sarebbe come dire che prima qualcuno buttava via i soldi. Si può dare la colpa ad Allegri, di solito anzi si fa così. E forse Allegri ha anche colpe, la squadra è nervosa, quasi terrorizzata dal suo nuovo strano destino. Ma tutti sanno che Allegri non c’entra niente, allena una squadra che è stata piegata in due. Mi risulta anche strano che un uomo di mondo come Berlusconi pensi davvero di cavarsela cambiando semplicemente il tecnico. La squadra non è nè buona nè cattiva, è normale, migliorerà, difficilmente sarà una grande squadra. Ma forse Berlusconi ha bisogno di un colpevole che non sia lui. Allegri aveva accettato a priori questo ruolo, non c’è dubbio che ora sia completamente il suo. Sarà molto utile che Berlusconi, Galliani, Allegri e anche Barbara che è dietro a tutto ma davanti a niente, si ritrovino e ne parlino. Perché il calcio d’élite è da un’altra parte, ma ha molto bisogno del Milan…”.
Elmar Bergonzini-www.Calciomercatonews.com