CALCIOMERCATO MILAN NESTA MONTREAL IMPACT DI VAIO NEW YORK – Alessandro Nesta da giovedì sera è ufficialmente un giocatore dei Montreal Impact. Ha accettato il corteggiamento di Joey Saputo, simpatico proprietario figlio di italiani, e ha deciso di legarsi alla nuova società per 18 mesi: dunque per la fine di questa stagione e tutta la prossima.
In verità, l’ex milanista ha firmato un contratto con la Major League Soccer, è finito in un pool di giocatori, pescato dai New York Red Bulls che avevano il diritto di prelazione sulla sua scelta. «Ma New York non mi ha voluto», ripete due volte l’ex rossonero, facendo intendere che altrimenti sarebbe andato nella Grande Mela. Poi le due società hanno trovato l’accordo per il trasferimento. Inoltre, Nesta ha accettato lo status di non «designated player», coloro che hanno diritto a stipendi fuori dai limiti del «salary cap», accontentandosi probabilmente di uno stipendio che non supera il milione di dollari.
Montreal si trova al terzultimo posto in classifica della Eastern Conference con 19 punti (5 vittorie, 11 sconfitte, 4 pareggi) e ha la peggiore difesa di tutto il campionato (35 gol). In squadra ci sono gli italiani Ferrari, Corradi e Di Vaio. Ma i primi due sono out per infortunio.
Nesta parla in italiano, ma promette che fra due settimane riuscirà a esprimersi in inglese e francese: «Ero a Miami con la famiglia, Marco mi ha chiamato qui mercoledì. Con Joey (Saputo, ndr) e Nick (De Santis, il g.m., ndr) abbiamo parlato di calcio e mi sono piaciute le loro idee. Poi sono venuti a trovarmi in Florida ed eccomi qui». La Mls gli è sembrata la scelta più logica: «Ho giocato in Europa per vent’anni. Volevo un’esperienza nuova e diversa per me e la famiglia. Credo che Canada o Usa siano i posti perfetti per crescere i figli. E io ho tanto entusiasmo e voglia di mettere al servizio la mia esperienza». Buona l’impressione del campionato locale: «Negli ultimi due mesi, da quando sono a Miami, ho visto in tv 6 o 7 partite. Il livello si è alzato. Me n’ero già accorto quando avevamo affrontato i Galaxy e Chicago con il Milan».
Condizione Prima della scelta gli ha dato consigli anche Beckham: «David mi ha detto che se non ti alleni seriamente, rischi di fare brutte figure. Vedendo le partite in tv ho capito che ha ragione». E allora per il debutto non è il caso di accelerare i tempi: «Ho parlato con l’allenatore e gli ho detto che avrò bisogno di 2-3 settimane per andare in campo al meglio: per non fare brutte figure».
Le parole di Nesta sono state riportate dalla Gazzetta dello Sport.
Matteo Bellan – www.calciomercatonews.com