CALCIOMERCATO MILAN ESCLUSIVA DURANTE PSG – Dopo giornate di trattative frenetiche, la situazione Thiago Silva sembra essere ormai giunta al suo atto conclusivo. Riguardo all’operazione di cessione del Brasiliano dal Milan al PSG, la redazione di Calciomercatonews.com ha intervistato in esclusiva l’agente FIFA e grande conoscitore di calcio Brasiliano, Sabatino Durante. Leggiamo cosa Durante ci ha svelato in esclusiva:
Dopo due giorni di trattativa serrata, finalmente la quiete dopo la tempesta. Situazione Thiago Silva: che idea si è fatto della vicenda?
Secondo me(ride ndr), quando arrivano certe proposte non si può dire di assolutamente dire di no. Partiamo da questo fatto. Se guardiamo indietro ad una situazione molto simile, è stato un errore grave anche la mancata cessione di Pato. Cessione che adesso si ripercuote sia sulla società, che sullo stesso giocatore. A mio modo di vedere, quando ci sono certe cifre in ballo, anche a malincuore per un amante del calcio come me, bisogna avere la forza di dire sì e favorire la cessione. Nel calcio, come nella vita, gli amori vanno via perchè ne vengono altri, ed io, onestamente parlando, non sono mai stato troppo legato ed “innamorato” dei giocatori. Purtroppo il calcio italiano non si trova nella condizione economica di dire no di fronte a certe cifre: paghiamo sia la recessione, che il fatto di non essere più il campionato migliore d’Europa e del mondo. Con quelle cifre, ed incassate quelle cifre, si può comodamente puntare su uno “come” Thiago Silva, non un altro Thiago Silva, perchè ora come ora un altro Thiago, nel calcio, non c’è. Il Milan, volendo trovare un alter ego perfetto del difensore Brasiliano, avrebbe l’arduo compito di dover riesumare il povero Gaetano Scirea, che voglio ricordare anche perché si spense proprio nel paese dove si stanno svolgendo gli Europei, o convincere a rimettere le scarpette ad un signore del calcio come Franco Baresi. Dobbiamo arrenderci al fatto che campioni con quella qualità purtroppo non ce ne sono in giro. Secondo me, solo ripensare all’offerta del PSG è un sacrilegio. Questa è una situazione che, fino alla fine, ha mostrato pochissima chiarezza di idee a livello societario: mi ha ricordato molto le trattative in uscita per Pato e Kakà. E tutto ciò non giova: un giocatore o lo vendi o non lo vendi. Bisogna avere il coraggio di andare controcorrente. A me, sinceramente parlando, l’affaire Thiago Silva ricorda molto la situazione Kakà. I dirigenti del Milan come Adriano Galliani sanno bene cosa bisogna fare nel calcio: Pato andava ceduto senza ulteriori discussioni a Gennaio al PSG. E perchè i rossoneri non l’avevano fatto? Perchè speravano potesse essere Pato, la freccia nell’arco rossonero che avrebbe aiutato la squadra di Allegri nella conquista dello scudetto. Così non è stato e, guardando a gennaio, si riflette anche sul fatto che poteva essere Tevez la freccia rossonera, ed invece sappiamo tutti com’è finita…
Ci sono in ballo tre nomi brasiliani per l’eventuale sostituzione di Thiago Silva: Rafael Toloi, Rhodolfo, Dedè. Chi lei preferirebbe e consiglierebbe al Milan?
Partiamo dal primo: io Toloi lo cancellerei proprio dalla lista. Al momento non è neanche pronto per una squadra di bassa classifica in Italia. Nell’ultimo mondiale under 20 impressionò, ma da un anno e mezzo a questa parte si è perso del tutto. Non è riuscito né ad affermarsi né tantomeno a riprendersi. Ha dovuto patire tra l’altro una retrocessione con il Goias. Al Milan, al momento, Toloi lo sconsiglio. Gli altri due, beh… Il più pronto del trittico è Rhodolfo senza dubbio. Dovessi leggerne le caratteristiche tecnico-fisiche, e volendo fare un paragone, ricorda molto Andrè Dias, il difensore della Lazio: forte fisicamente, ben dotato tecnicamente, abbastanza equilibrato, non fa interventi sconsiderati. E’ un difensore attento, che quasi mai sbaglia un passaggio e butta la palla. Dedè invece ha delle qualità straordinarie. Se dovessi però dire quali sono le sue migliori attitudini, senza dubbio direi che prediligo le sue qualità offensive. Mi spiego meglio: per qualità offensive di un difensore centrale, io intendo esplosività, rapidità, potenza ed anche un ottimo stacco di testa. D’altro canto però, la stessa esplosività crea a Dedè problemi nella fase difensiva: a volte spesso, se si può dire così, Dedè, fidandosi troppo dei suoi mezzi “offensivi”, e mi ripeto, viene a compiere delle gravi dimenticanze difensive. Uno come Dedè deve assolutamente migliorare: è il tipico giocatore che in una partita, magari fa 2 gol, ma nello stesso tempo prende un 5 in pagella! Detto questo, dei tre difensori citati poc’anzi, Rhodolfo è senza dubbio il migliore, ma secondo me, per le cifre che in Brasile chiedono non vale la pena un esborso di questo genere. Sono tornato dal Brasile subito dopo Pasqua, quindi sono tornato dal Sudamerica relativamente da poco tempo e le cose non sembrano essere cambiate: la richiesta per Rhodolfo non è inferiore ai 12 milioni; addirittura, il Vasco, per meno di 20 milioni non vuole sedersi a trattare Dedè! Alla luce di queste valutazioni, io dico la mia: in giro per l’Europa sono presenti giocatori che costano meno e che hanno poche contronidicazioni, avendo affrontato campionati di alto livello. In un periodo come questo, non andrei a portare i soldi fuori, se non per uno che fa la differenza e non credo che questi 3 possano fare la differenza. Detto questo faccio un nome su tutti: premetto però il fatto che non sono legato in nessun modo a questo giocatore, non sono il suo agente, non ho mai avuto il piacere di andare a prendere un caffè con lui e per questo mi sento abbastanza imparziale. Al Milan dico, punta su Silvestre del Palermo. Un gran bel difensore...
Mauro Piro – www.calciomercatonews.com
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