CALCIOMERCATO ROMA BRIGHI – Matteo Brighi è uno dei tanti giocatori che torneranno a Trigoria anche se la sua permanenza non è definitiva. Sulla sua esperienza all’Atalanta, Brighi ha detto a LaRoma24: “E’ stata una stagione importante e significativa per quello che riguarda il risultato sul campo per la salvezza. Purtroppo per quanto mi riguarda è stato un anno difficile e tempestato da infortuni”.
Sul suo futuro, il centrocampista dice: “Sono legato alla Roma fino al 2014. L’anno scorso sono andato a Bergamo con la formula del prestito secco, quindi di fatto il 30 giugno torno ad essere a tutti gli effetti un giocatore della Roma. Poi se rientrerò nei programmi del club di Trigoria, sarò felice di onorare quella maglia. Altrimenti cercherò una soluzione diversa. Quello che è certo è che non sarò mai un intralcio per la Roma. Preferirei rimanere a Trigoria, ovviamente. Poi se non dovesse andare così vedrò che altro fare. Ipotesi concrete non ce ne sono. Posso dire che uno dei miei più grandi estimatori è Daniele Pradè, che ora sta alla Fiorentina. Anche Ranieri mi ha impressionato molto come allenatore, mi ha dato fiducia e essere guidato di nuovo da lui sarebbe molto bello. Ma per il momento mi limito a pensare alle vacanze, sono in partenza per Miami. Poi finirò di curarmi per tornare a disposizione”.
Su chi vorrebbe come allenatore della Roma, Brighi dice: “Io sono un giocatore, non posso scegliermi l’allenatore da solo. Se dovessi restare, vorrei uno che creda in me e che mi faccia giocare. Con Montella ho già giocato, e mi ero trovato bene. Mi affascina molto l’idea Zeman, perché sarebbe una cosa nuova. Poi ognuno ha i suoi pregi e difetti: l’importante è che chiunque venga scelto sia la migliore soluzione per la Roma”.
Sui suoi rapporti con Luis Enrique: “I nostri rapporti sono stati se non nulli, molto freddi. Il rammarico più grande è che non ho avuta nessuna possibilità per dimostrare di poter meritare un posto in questa squadra o quantomeno che in questa rosa avrei potuto essere un elemento utile. Di fatto ho notato poca considerazione: ho capito già dal ritiro che sarei stato messo da parte. E’ vero, ho fatto 2 amichevoli e una partita di Europa League, ma tutte giocando fuori ruolo e senza ricevere alcuna attenzione. Probabilmente non mi conosceva, oppure semplicemente non aveva interesse a conoscermi”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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