GALLIANI MAROTTA – Continuare a tenere banco nelle ultime ore la querelle a distanza fra Milan e Juventus circa l’imbattibilità dei bianconeri persa o meno durante la sfida di Coppa Italia di martedì sera.
Ecco la tesi di Adriano Galliani esposta tramite lettera a La Gazzetta dello Sport: “Caro Direttore, leggo sull’edizione di oggi che la Panini «immortala nei suoi archivi il pareggio e non la vittoria milanista» e che «Alla stessa maniera, d’altronde, si regola l’Uefa per le Coppe Europee».Nulla di più corretto: tali sono infatti le norme che disciplinano sia le gare di Champions League, sia quelle di Europa League, sia, che è quello che interessa, quelle di Coppa Italia.Il punto però non è a mio parere questo, perché naturalmente non ho mai posto in dubbio che sia stata la Juventus a “passare il turno”.Il mio punto (di vista) attiene infatti — e invece — alla presunta imbattibilità della Juventus. Che, tenuto conto dei novanta minuti regolamentari, l’ha perduta. Questa conclusione mi pare si possa ricavare dalla Regola 7 del Regolamento del Giuoco del Calcio vigente, che prevede per l’appunto che «la gara si compone di due periodi di gioco di 45 minuti ciascuno, a meno che una diversa durata sia stata convenuta di comune accordo tra l’arbitro e le due squadre». Tale però non è il caso del nostro, perché, ferma la durata della gara di 90 minuti (più recupero), l’aggiunta dei supplementari è derivata nel caso specifico dal Regolamento della competizione.Conclusione ne è che, esclusivamente ai fini del record di imbattibilità, non può dirsi che la Juventus l’abbia mantenuto, mentre deve senz’altro affermarsi che essa ha vinto la semifinale di Coppa Italia.È lontanissima da me ogni volontà polemica: le ho scritto solo perché intendevo precisare meglio il mio pensiero: espresso «a caldo», ma confermato «a freddo»”.
Questa invece la risposta di Marotta: «Mi sembra che già oggi la Gazzetta abbia spiegato cosa conti a livello di statistiche. In caso di supplementari, va archiviato il risultato finale e non quello parziale del 90′. E francamente mi sembra una cosa anche logica. Dopo il 2-1 di Maxi Lopez, arrivato a dieci minuti dalla fine, non eravamo fuori, e sapevamo di poter contare su un’altra mezzora di gioco se non avessimo fatto sciocchezze entro il 90′. Insomma, in una gara di campionato rimetti la palla al centro e carichi subito a testa bassa per cercare il pareggio: o ci riesci oppure becchi un altro gol in contropiede. In Coppa, in una situazione come quella che è capitata a noi, il discorso è inevitabilmente diverso. Le strategie cambiano, e si gestisce il tutto con maggiore freddezza, proprio perché sai di avere più tempo grazie ai supplementari».
Chi di loro due secondo voi ha ragione? Fateci sapere la vostra nell’apposito spazio commenti!
La redazione di Calciomercatonews.com
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