INTER BOLOGNA SAN SIRO JOSE’ MOURINHO – Il baratro è sempre più profondo. Quattro sconfitte nelle ultime cinque partita mettono in bilico non solo il futuro di Claudio Ranieri ma anche quello di molti campioni dell’Inter che sembrano aver dimenticato la ricetta per tornare a vincere. Perchè al di là del gioco, è proprio la vittoria che manca ai nerazzurri, l’unico ingrediente in grado di far recuperare la strada maestra alla squadra che fino a un paio di stagioni fa era la più forte. La sfida contro il Bologna sembrava l’occasione giusta per tornare a conquistare 3 punti che più per la classifica sarebbero stati importante per il morale. Poi i due schiaffi di Di Vaio cambiano tutto. All’intervallo, dalla curva di San Siro si sente “forza ragazzi“; dagli altri settori solo fischi. E sarà così per tutto il secondo posto. Non si salva nessuno. Quando Ranieri mette dentro Poli per un inconcludente Forlan, sull’uruguaiano che cammina a testa bassa verso la panchina San Siro è tutto un fischio. La Nord continua a cantare, ma cambiando tono: «Noi vogliamo un’Inter che lotta». Se ne va anche Moratti, che con 25 minuti ancora da giocare abbandona la tribuna. Poi ci mette il piede anche Acquafresca e le tribune si svuotano. Quelli che restano invece si arrabbiano. E la Nord esplode: «Andate a lavorare», «Fuori le palle», «Giocate senza la maglia», «Vergognatevi», addirittura gli olé alla melina del Bologna. L’unico vincitore in una sconfitta senza presendti è lui: «José Mourinho».
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com