Milan, Sconcerti attacca Galliani: non prendiamoci in giro, il gesto di Ibra è violento

MILAN SCONCERTI ATTACCA GALLIANI GESTO IBRA VIOLENTO – Mario Sconcerti nel suo editoriale scritto per il Corriere della Sera ha voluto esprimere la propria opinione sull’espulsione di Zlatan Ibrahimovic e sulle parole espresse da Adriano Galliani in difesa del giocatore rossonero: “Il Milan inciampa sui propri limiti e su quelli istintivi di Ibrahimovic. Forse gli effetti non sono indipendenti. Ibrahimovic sa di essere quasi per intero il Milan, vuole anzi esserlo, prova piacere a immedesimarsi in questa parte completa. Se in mezzo a una partita irrisolta si lascia prendere da un soffio di pazzia è perché sente di non essere in grado di fare fino in fondo la sua parte, non riesce a decidere. A quel punto viene fuori il bullo. Cammina lento verso i rissosi, a gambe e braccia larghe, come portasse le colt. Poi arriva, abbraccia il fratello più piccolo e scarica la manona sulla faccia del cattivo. La sua giustizia è fatta. Ha lasciato il segno anche stavolta. Galliani dice che non è violenza, solo comportamento antisportivo. Ne va della durata della pena. Vorrei capire cosa si può fare di sicuramente violento più di coprirsi dietro un compagno per dare uno schiaffo a un avversario. La violenza non si giudica dalla gravità delle conseguenze. È violenza la premeditazione, il tradimento, far finta di abbracciare un compagno per alzare le mani. Per carità, mai scandalizzarsi nel calcio, ne ho viste tante. Ma mai nemmeno prendersi in giro. Il gesto è brutto e violento. Giudichi il giudice. Un anno fa si cercò di dire che Ibrahimovic aveva inveito contro sé stesso quando fu espulso per aver pesantemente offeso il guardalinee. Lo disse il Milan, Ibrahimovic accettò l’equivoco. Salvo poi scrivere nella sua biografia ufficiale che aveva mandato tre volte a quel paese l’assistente dell’arbitro“.

Matteo Bellan – www.calciomercatonews.com

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