CALCIOMERCATO JUVENTUS LIPPI – L’ex tecnico di Juventus e Nazionale, Marcello Lippi, ha parlato quest’oggi a Tuttosport, rilasciando una bella intervista sulla Juve e sul suo “allievo” Antonio Conte. Leggiamone i tratti salienti:
MARCELLO Lippi, ha visto? Conte e Allegri fanno a gara per dare all’altro la patente di favorito.
«Sono giochi dialettici, tipici di noi allenatori. Ogni 3 giorni c’è una conferenza stampa, si cerca di stare sereni e tranquilli senza andare sopra le righe. E’ chiaro, però, che il pensiero nello spogliatoio è completamente diverso».
Quella di Conte in effetti sembra una precisa strategia.
«Antonio fa molto bene a comportarsi così. Il suo gruppo ha una carica eccezionale, sono tutti concentrati sui due obiettivi di stagione. Si sono resi conto di essere forti, compatti ed è giusto che il condottiero detti la linea».
Allegri invece sembra aver scoperto di recente la forza della Juve.
«Per dire la verità Allegri ha sempre considerato i bianconeri gli avversari per eccellenza. E’ normale che fino a qualche tempo fa desse credito anche al ritorno del Napoli o, dopo il derby, a quello dell’Inter. Ma adesso onestamente sembra proprio profilarsi una corsa a due».
Giunti a questo punto conta di più la qualità della rosa o la classifica acquisita?
«Conta tutto, ogni squadra utilizza le proprie armi. La Juventus partita dopo partita, allenamento dopo allenamento, ha conquistato un’autostima, una convinzione, che all’inizio non aveva. Vale anche per Buffon e Pirlo, i fuoriclasse del gruppo. Dall’altra parte il Milan è partito con il pronostico, com’è logico per chi ha vinto il campionato. Poi ha avuto problemi di infortuni, ma ha presto recuperato la zona che le competeva. Ora sono tutte e due lì, a darsi battaglia».
Siamo vicini all’apertura di un nuovo ciclo bianconero?
«Basta solo aspettare qualche mese…».
Non ci riferivamo solo al successo o meno in questo campionato, ma al fatto che siano state gettate le basi per tornare a vincere con continuità.
«Di questo sono certo. La vera svolta è stata la costruzione del nuovo stadio. Più di un giocatore della vecchia guardia mi ha confessato che il giocarvi dentro dà la misura di essere parte di una storia importante. Aggiungiamoci la presenza costante di 40 mila spettatori, cosa che a Torino non era per nulla scontata. Poi c’è il lavoro fatto sulla rosa in questi anni. A questo punto la risposta non può che essere positiva, la Juve non potrà che migliorare ancora».
Mauro Piro – www.calciomercatonews.com
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