CALCIOMERCATO JUVENTUS,MOGGI – Luciano Moggi sente odore di mercato, e inevitabilmente il suo sguardo cade sulla Juventus e sulle trattative portate avanti da Beppe Marotta, criticate dall’ex dirigente bianconero sulle pagine di Libero. “La Juventus per fini gestionali doveva vendere prima di comprare, o fare l’una e l’altra cosa in contemporanea, ha comprato invece Borriello, avendo tre punte da cedere: Toni, Iaquinta e Amauri. Così si è sottomessa alla forza contrattuale delle squadre bisognose di attaccanti come è successo con la Fiorentina per il passaggio di Amauri in viola. Gli obiettivi al momento restano due: un difensore (Caceres) e un centrocampista (Guarin del Porto). Arriverà uno solo dei due però, perché il posto di extracomunitario è uno solo. Osservati speciali anche Behrami della Fiorentina e Palombo dalla Samp. C’è da augurarsi che le scelte siano differenti da quelle del passato che pesano ancora sul bilancio. Le gestioni di Cobolli Gigli e Blanc hanno lasciato ferite ancora aperte che sembrano trovare in Krasic il punto di maggior frizione. La Juve ha bisogno di campioni e non di giocatori che diventino tali per “effetto-cumulo”, (tre che ne fanno uno buono per intenderci), ma di giocatori che abbiano i loro valori riconosciuti. Riconosco a Marotta di aver saputo trarre insegnamento dai suoi errori del primo anno, lo vediamo però incerto sul target di giocatori di cui abbisogna una squadra d’immagine internazionale com’è la Juve e non c’entra il budget, fin troppo elevato. Noi siamo del parere che valga la pena comprare un giocatore da 30 milioni al posto di tre giocatori da 10 milioni ciascuno e il ruolo che manca alla Juve attuale è un grande attaccante capace di finalizzare tutto il gioco della squadra”
Stefano Auteri – www.calciomercatonews.com