CALCIOMERCATO MILAN BERLUSCONI TEVEZ – Come tutte le soap che si rispettino, alla fine arriva sempre il colpo di scena. E anche in quella che ha appassionato milioni di tifosi puntuale come un orologio svizzero è arrivato. Il terzo incomodo, il bastone tra le ruote che fa saltare tutto si chiama Silvio Berlusconi. Non un nome qualsiasi ma il Presidente del Milan che tra un impegno e l’altro ha trovato il tempo di scendere in campo e trattenere il suo campione, Alexander Pato. Se Galliani spingeva il Papero tra le braccia di Leonardo e Ancelotti per reinvestire i soldi della cessione nell’operazione Tevez, il Presidente non è mai stato convinto della convenienza dell’affare. Tanto che nei giorni scorsi bloccando l’operazione aveva rivelato ai suoi più stretti collaboratori: “E’ un affare poco intelligente”.
PERCHE’ – Il perchè è subito detto. Pato è un ragazzo di soli 22 anni destinato a crescere ancora molto nel suo ruolo. Come si fa a privarsi di un giocatore che è considerato tra gli attaccanti più forti in cirolazione? Il Papero è sempre stato un pupillo di Berlusconi, al pari di Kakà. Ma all’epoca la cessione di Kakà al Real Madrid fu dettata da esigenze economiche. Adesso, invece, la situazione è diversa. Al Presidente non va già l’idea di vedere Pato con un’altra maglia, e in questo nulla ha a che fare la relazione tra il brasiliano e Barbara Berlusconi. Perchè il Presidente prima di ogni altra cosa ha sempre salvaguardato il talento: lo fece nel 1991 quando costretto a scegliere tra Sacchi e Van Basten liquidò l’allenatore e trattenne l’olandese. Lo fa adesso perchè da qui a giugno Pato e Allegri potrebbero trovare di nuovo un’intesa. Il motto di Berlusconi rimane sempre lo stesso: un campione vale più di mille allenatori.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com