CALCIOMERCATO MILAN GANSO SANTOS – Guerra aperta tra Paulo Henrique Ganso e il Santos. Stando a quello che riporta la Gazzetta dello sport, il tutto sarebbe cominciato una decina di giorni fa. Da mesi il brasiliano evitava i contatti con i giornalisti, un po’ per sua scelta e un po’ per pressione del club. Ieri, invece, nella zona mista dello stadio di Nagoya invece, al termine dell’allenamento, il numero 10 del Santos chiama platealmente a sé taccuini e telecamere.
CESSIONE – Il brasiliano affronta subito la questione della cessione di una parte del suo cartellino: “Qualche giorno fa ho venduto alla Dis il 10% dei diritti sul mio cartellino che possedevo. Prima di risolvermi a questa mossa avevo interpellato la dirigenza del Santos, che su quel 10% aveva la prelazione, senza che succedesse niente. Il calcio funziona così: se chi detiene la precedenza non è interessato a un’operazione, a prendere il suo posto provvede subito un altro. E quindi non capisco perché il Santos si sia arrabbiato, minacciando addirittura di portarmi in tribunale. Chiarito questo, tutti i miei pensieri sono rivolti al Mondiale per club, ci mancherebbe”. E su Twitter qualche ora dopo Ganso ha aggiunto che pensa di passare l’intero 2012 con il club paulista.
DIS – Fino a dieci giorni fa la proprietà del cartellino di Ganso era divisa in tre parti: 45% al Santos, 45 all’impresa finanziaria Dis e 10 al giocatore. Il Dis, braccio sportivo del gruppo Sonda (supermercati), accorse in (interessato) aiuto del Santos quattro anni fa, quando il club che fu di Pelé faticava a fronteggiare una grave crisi; il Dis ripianò i debiti acquisendo il 25% dei cartellini di tutto il settore giovanile, percentuale alzata in seguito in alcuni casi, come ad esempio quello di Ganso. Lo scorso mese un altro fondo d’investimento brasiliano, la Bwa, ha provato a entrare nell’affare offrendo 4 milioni di reais al giocatore per il suo 10%; ma il Dis, salendo a 5 (2 milioni di euro), ha portato a casa la maggioranza assoluta del cartellino che il Santos ora contesta, minacciando l’azione legale.
CLAUSOLA – Sullo sfondo di questa storia, uscita allo scoperto alla vigilia del Mondiale del club, c’è il tentativo di vendere Ganso in europa già a gennaio. Il giocatore, che ha un contratto sino al 2015 blindato da una clausola assolutamente esagerata (120 milioni di reais, al cambio di ieri fanno 49 milioni e 750 mila euro), in realtà spingeva da mesi per ridiscuterlo, insoddisfatto com’è dello stipendio di 650 mila euro annui. Dieci giorni fa ha capito che non sarebbe stato accontentato e ha rovesciato la situazione mettendo il Santos in posizioni minoritaria. Dopo le deludenti prestazioni in Coppa America, il mondiale per Club, è un’ottima occasione per Ganso per rimettersi in luce a attirare nuovamente le attenzioni di Milan, Psg e Chelsea.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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