CALCIOMERCATO ROMA NAPOLI DI NATALE – Antonio Di Natale, leader indiscusso della grande Udinese, ha parlato al Corriere dello Sport della sue carriera e della possibilità che ebbe di andare alla Roma con Spalletti. Mentre con il Napoli non ci furono contati.
Ha il rammarico di essere arrivato ad alti livelli troppo tardi?
«No, sono andato ad Empoli a 13 anni, ero un ragazzino. I primi mesi sono stato difficili. Volevo tornare a casa. Montella, che era poco più grande di me e il presidente mi convinsero a restare. Vincenzo mi è stato molto vicino, devo ringraziarlo. Io venivo come lui da una piccola società affiliata all’Empoli, il Castel Cisterna. Poi ho fatto due anni di C che mi sono serviti. Sono maturato tanto. Ma oggi se traccio un bilancio sono soddisfatto. Ho fatto un Mondiale, un Europeo, ho giocato nelle coppe europee, compresa la Champions. E ho vinto due titoli di capocannoniere. Non voglio fermarmi».
Da sette anni è a Udine. Avrebbe potuto puntare più in alto.
«E’ stata una scelta di vita. E sono convinto di aver fatto bene. Una città a misura d’uomo, una società che funziona. Pozzo lo sa, chiuderò la carriera qui».
La Roma l’ha sfiorata due volte nella sua carriera. Ci racconta come è andata?
«Qualche anno fa mi cercarono quando ero ad Empoli, ma Corsi non mi lasciò partire. La seconda volta quando c’era Spalletti. Lui mi portò a Udine, poi se ne andò alla Roma. Ci avevo sperato. Gli dissi: “Lei mi ha portato qui per lavorare insieme e poi se ne va…”. Merita la grande carriera che ha fatto, lo ringrazio per avermi fatto crescere. Non ho rimpianti, vivo alla giornata, è uno spot che mi piace tanto».
Da napoletano non ha avuto la possibilità di giocare nella sua squadra del cuore.
«Faccio il tifo e soffro per ogni partita di Champions. Ho gioito per la vittoria sul Manchester. De Laurentiis ha puntato sui giovani, ha riportato il Napoli tra le grandi».
Matteo Bellan – www.calciomercatonews.com