CALCIOPOLI SENTENZE TELEFONATE – Quella che potrebbe essere l’ultima udienza del processo Calciopoli riserverà altre grandi sorprese e ribaltoni in extremis. Il primo dei possibili ribaltoni riguarda la data stessa in cui la giudice Casoria e le sue colleghe Pandolfi e Gualtieri potranno chiudersi in Camera di Consiglio e pronunciare il dispositivo della sentenza di primo grado: gli ottimisti parlano di martedì 8, quando in aula è attesissima l’ultima parte dell’arringa di Trofino per Moggi; poi un’ora circa di repliche del pm Capuano e quindi spazio agli avvocati – a partire da quelli delle parti civili – per le controrepliche. Il fatto è che lo slittamento di cui si parlò all’ultima udienza d’ottobre non potrà più essere al martedì 15; vi sarà uno sciopero degli avvocati dal 14 al 18 che coinvolgerà anche la prima udienza del processo d’appello per il rito abbreviato a Giraudo, Lanese etc. Molto probabile che salti l’udienza davanti alla corte d’appello il 16. La sentenza verrà dunque emessa il 22.
Per quanto concerne le nuove rivelazioni shock, il consulente Penta ha infatti scovato altre quattro telefonate pesanti che sconvolgono i piani dell’accusa sul fronte della salvezza della Fiorentina. E con voci illustri del calcio italiano di ieri, oggi e forse domani, dg che parlano e parlano e parlano. E fanno capire. Ci sono quelle tra Carraro e Bergamo che precedono quella Abete-Mazzini dopo Lazio-Fiorentina. E un Natale in casa Meani davvero interessante. Ma non solo a chi le ascolta oggi: i carabinieri assegnarono tre baffi rossi, i superiori ignorarono. E qualcuno invece tagliò maldestramente la Moggi-Della Valle che non si chiude col celeberrimo «pensiamo a salvare la Fiorentina», ma con Moggi che specifica: «Noi (la Juve, ndr) vinciamo a Milano, voi (i viola, ndr) pensate a salvare la Fiorentina». Frase che spiega: tagliata via, eppure arriva 30 secondi dopo!
Matteo Bellan – www.calciomercatonews.com