MILAN CASSANO – Continua il mistero sulle cause del malore di Antonio Cassano sabato sera alla Malpensa dopo la vittoriosa trasferta di Roma. Il giocatore è ancora ricoverato al Policlinico di Milano, nel reparto di Neurologia del professor Nereo Bresolin per ulteriori valutazioni e approfondimenti clinici. Fino a ieri sera non esisteva una diagnosi e nemmeno una prognosi, quindi per ora si resta nel campo delle ipotesi. Le certezze al momento sono poche e riguardano i sintomi più evidenti del malessere: afasia, ovvero difficoltà nel parlare, vertigini con perdita dell’orientamento, vista annebbiata, spossatezza. Indizi che, sempre rimanendo nel campo ipotetico, potrebbero far pensare a un’ischemia temporanea (chiamata anche «Tia»), e cioè un disturbo temporaneo di irrorazione sanguigna a una parte limitata del cervello. Secondo quanto si è appreso nella tarda serata di ieri, comunque, la situazione sarebbe in via di miglioramento, i sintomi tutti risolti e anche l’umore del ragazzo era decisamente migliorato. Sulle sue condizioni il responsabile dello staff medico rossonero Rudy Tavana ha preferito non scendere nei particolari: “Il ragazzo non è stato bene, stiamo indagando”. Dal poco che trapela sembrerebbe che fino ad ora gli esami abbiano dato esito negativo. il giocatore rimarrà al Policlinico almeno fino a domani in modo da completare tutte le analisi. Anche i compagni di squadra, che ieri non conoscevano la reale entità del malessere. Al di là degli sviluppi clinici delle prossime ore, resta adesso una grande incertezza sull’attività agonistica del giocatore. Di certo dovrà fermarsi. Occorre capire per quanto. Intanto nell’ambiente rossonero aleggia una certa preoccupazione: dopo Gattuso questo è il secondo caso di malesseri legati a presunte cause neurologiche.
Giacomo Novara – www.calciomercatonews.com