E’ tornato da pochi giorni nella sua Roma, ma il dg Franco Baldini è già saturo di lavoro. Aveva vissuto gli ultimi mesi in penombra (specie dopo la polemica con Totti), operando in segreto per la Roma che verrà. Eccoci al presente giallorosso, ricco di buoni propositi ma anche di problemi di diverso tipo. Il primo in ordine di importanza è quello del rinnovo di De Rossi: Capitan Futuro ha il contratto in scadenza a giugno e il rinnovo pesa anche sull’ambiente interno. “Il contratto di De Rossi è una priorità”-aveva affermato il direttore generale a margine dell’assemblea degli azionisti. Dopo mesi di pause riflessive e frecciatine (“Il contratto? Firmo ma andava fatto prima “) sembra essere arrivato l’agognato accordo. De Rossi è sceso dal trono dei 6 milioni a stagione richiesti inizialmente, la proprietà è salita a fatica dai 4.5 milioni in cui stazionava da tempo, l’intesa sta nel mezzo con una base fissa che supererà di poco i 5 milioni di euro. “Il progetto giovani non vuol dire assolutamente escludere calciatori di esperienza– ha ribadito Baldini ai microfoni di Radio Rai– Puntiamo sui giocatori di personalità ed esperienza come De Rossi“.
Con il peso grosso in via di smaltimento, Baldini si concentra al presente legato ai risultati: 11 punti in 9 partite sono tutt’altro che entusiasmanti ed in particolare preoccupa la recente striscia di 3 sconfitte nelle ultime 4 gare. La società tuttavia crede nel progetto di Luis Enrique, un’idea nuova di fare calcio difficilmente applicabile nel nostro Paese. La novità stuzzica e la fiducia nei suoi confronti è stata più volte rinnovata:” L’apporto a Luis Enrique è totale perchè è stato promosso il suo gioco, la sua mentalità -conferma Baldini– Le mie fortune sono legate alle sue e io ho puntato molto su di lui. Quindi la sua posizione non è in dubbio. Fa molto piacere che, con una rosa di ventidue giocatori, non si è mai registrato un malcontento”. Intanto gli esperti nutrono seri dubbi non sull’attacco poco prolifico, bensì sui meccanismi difensivi (specie su calcio da fermo) apparentemente trascurati dallo spagnolo. Ma d’altronde sono lontani gli anni del Made in Italy e l’importazione (anche del gioco) è una costante: l’impressione è che sia proprio il cognome iberico ad aver salvato la faccia al buon Luis.
Ultimo punto sulla tabella di Baldini: il mercato di riparazione. Sicuramente arriverà un volante di difesa, forse uno per lato, per il resto le entrate sono legate all’eventuali uscite:” Se opereremo a gennaio? La Roma c’è sempre sul mercato– ha confermato il neo dg a Radio Rai– Perchè c’è sempre la volontà di migliorarsi ma non possiamo dimenticare un’ampiezza della rosa che consiglia di vendere. Il massimo sarebbe quindi comprare attraverso la vendita”. Sabatini è pronto a rimboccarsi le maniche, anche se la giovane Roma iberico-americana deve cambiare prima di tutto nella mentalità ed iniziare a ragionare come un’adulta.
Davide Capogrossi – www.calciomercatonews.com
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