Inter, esclusiva Simoni: “Ranieri è un grande, il problema dei nerazzurri è…”

 

ESCLUSIVA INTER – Quattro punti in sei partite, decisamente pochi per una squadra come l’Inter che, almeno sulla carta, è una delle candidate alla vittoria dello scudetto. L’esonero di Gasperini e il successivo approdo di Ranieri almeno per il momento non sembra aver sortito gli effetti desiderati e per il club nerazzurro si parla già di crisi. La redazione di Calciomercatonews.com ha intervistato in esclusiva Luigi Simoni, ex allenatore dell’Inter che nella stagione 1997/’98 sfioro la vittoria dello scudetto.

 

Le difficoltà dell’Inter sono evidenti, in sei giornate di campionato i nerazzurri hanno totalizzato soltanto quattro punti, da cosa dipende secondo lei questa crisi?

 

“Il calcio non è una scienza esatta, ci sono moltissimi fattori che influenzano il rendimento di una squadra e spesso è difficile individuarli e contrastarli. Nel caso dell’Inter penso che la principale causa deriva dal fatto che questa squadra ha vinto tutto soltanto due stagioni fa e forse qualche giocatore è un po sazio. E’ una cosa spesso inconsapevole, ma dopo tante vittorie è normale perdere un po di quel “fuoco” che ti spinge a dare sempre il 120%. Penso che sia un problema principalmente psicologico.”

 

Superando questo problema di natura psicologica, crede che l’Inter abbia ancora le carte in regola per poter vincere o ci sono squadre più forti?

 

“Questo è difficile dirlo, è evidente che il ciclo dell’Inter è finito, però questo non significa che i nerazzurri debbano ottenere dei risultati così deludenti. Vincere è sempre difficile, però credo che l’Inter per i giocatori e il tasso tecnico che dispone abbia il dovere di competere per la vittoria finale.”

 

In molti sostengono che l’Inter durante l’ultimo mercato si sia indebolita, non effettuando una campagna acquisti adeguata, lei è d’accordo?

 

“Beh, il mercato è sempre un tema importante e dipende anche dalla volontà di spendere della società. Io credo che dopo molti anni di grandi acquisti la società abbia deciso di spendere qualcosa meno, operando con un occhio di riguardo al bilancio e risparmiando qualcosa. E’ chiaro che nell’immediato diventa difficile sostituire Eto’o, però l’Inter ha preso giocatori giovani che in prospettiva possono rivelarsi importanti, ma ovviamente però gli servirà tempo. Ripeto però che a mio avviso la causa principale sta nell’atteggiamento e nelle motivazioni.”

 

Tornando al fattore psicologico, gli allenatori secondo lei hanno delle responsabilità sotto questo aspetto?

 

“Gli allenatori qualcosa possono fare, ma non è assolutamente facile entrare nella testa dei giocatori. Quando uno è con “la pancia piena” è difficile per chiunque, l’Inter nella scorsa stagione e in quella in corso ha avuto allenatori importanti ed ha tutt’ora un allenatore importante, eppure le difficoltà ci sono. Benitez non era uno sprovveduto, anzi, la sua preparazione non è in discussione e personalmente ci avrei pensato bene prima di esonerarlo. A mio avviso è stata una scelta sbagliata sostituirlo, gli si doveva concedere sicuramente più tempo perchè la squadra che aveva a disposizione nella prima parte di stagione non era in condizioni buone. Stesso discorso per Ranieri che reputo un grande allenatore e tifo per lui, gli va dato il tempo necessario affinchè riesca ad impartire a tutti la sua mentalità e il suo credo calcistico.”

 

Enrico M. Andreani – www.calciomercatonews.com

 

 

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