CALCIOMERCATO MILAN CASSANO – Il virus del “mal di pancia” che è scoppiato al Milan potrebbe davvero far preoccupare Adriano Galliani che ha adesso il compito di trovare la “medicina” adatta. Come saprete, improvvisamente Cassano ed Ibrahimovic hanno esternato una sorta di malessere, portato dalla continua ripetizione dei compiti ben precisi che fanno parte della vita del calciatore. Antonio Cassano, al termine della partita di martedì scorso tra la Nazionale Italiana e la Nord Irlanda ha spiegato come preferisca lasciare il calcio ancora in forze: di qui a 3 anni, Cassano, potrebbe smettere di giocare. Ma come mai un giocatori del calibro di Cassano, arrivato all’apice della carriera con la maglia del Milan, ha preferito, in questo momento, parlare di ritiro dai campi?
Cassano, lo sappiamo bene, ha vissuto una carriera abbastanza travagliata: da Bari a Milano passando per Roma, Madrid e Genova: non un attimo di tregua per il talento di Bari vecchia. Carriera, quella del numero 99 del Milan, ben segnata dai propri comportamenti, catalogati con un termine coniato da Fabio Capello: “Cassanate”. Roma e Madrid, teatro principale dei “colpi di testa” di Cassano, si sono facilmente stancate di un giocatore tutto genio e sregolatezza, capace di colpi sensazionali, e uscite a vuoto macroscopiche. Anche a Genova, il giocatore, rientrato a pieno regime tra i migliori giocatori Italiani per rendimento, ha voluto lasciare il segno con un comportamento negativo che lo ha fatto cacciare dalla Sampdoria, squadra che lo aveva accolto dal Real Madrid, quando nessuno sembrava essere interessato a riaverlo a “Casa”. Ricorderete tutti, infatti, il forte diverbio con il Patron dei blucerchiati Garrone, definito da Cassano “Vecchio di m…..”. Ma questa è un’altra storia… Passato al Milan, riducendosi forzatamente l’ingaggio, sembrano essere scomparse le tanto amate Cassanate, lasciando ai tifosi del Milan solamente il piacere delle belle giocate. Qualche mese fa però, scatta la strana molla nel numero 10 della nazionale: ritorna dalle vacanze sovrappeso e con poca voglia di giocare. Solo Prandelli, tecnico della Nazionale, riesce ad invogliaro e a motivarlo: a lui proprio, Cassano, riconoscerà il merito del ritorno al gol. Cosa accadrà al ritorno al Milan? Chissà che questa volta il problema di FantAntonio non sia legato al suo ingaggio: 3 milioni di euro all’anno, guardando un po’ gli stipendi dei compagni, sembrano un po’ pochini, ma sono derivati proprio dalla volontà di passare al Milan (Galliani fu costretto a pagare 1,5 milioni di euro alla Samp per Cassano ndr). Potrà Galliani risolvere questo benedetto mal di pancia con un adeguamento di contratto?
Mauro Piro – www.calciomercatonews.com