Serie A, Cigarini: a Napoli le porte sono chiuse per me

CIGARINI ATALANTA NAPOLI – Luca Cigarini si gode la terza convocazione in Nazionale sperando di poter giocare per la prima volta con la maglia azzurra. “Essere qui è un premio a quanto di buono fatto finora dall’Atalanta. Ci spero, ovvio, intanto sono contento del mio rendimento e di quello della squadra, tornare a Bergamo è stata la scelta migliore afferma il giovane centrocampista al Corriere dello Sport- Ti dà una soddisfazione speciale approdare in azzurro giocando in un club provinciale, è uno stimolo a fare sempre meglio, lo dimostra anche Giovinco col Parma. Sai che ti guardano comunque e ti può arrivare in qualsiasi momento una grande chance”. Non rimpiange di aver lasciato la Spagna (“Quando sei fuori hai sempre voglia di tornare”) o di non essere rimasto al Napoli, fra l’altro ha saputo solo oggi dell’interesse della fiorentina nei suoi confronti: “Lo scopro ora, sapevo solo di una mezza proposta, a Napoli non mi hanno detto nulla. Comunque a Bergamo sto bene, c’è una società solida con ambizioni importanti. Tornare a Napoli? Dopo un anno e mezzo vissuto senza giocare non penso al futuro ma solo a fare bene adesso. Ho fatto altre scelte, a Napoli ci sono stati altri arrivi, se le porte non sono chiuse definitivamente poco ci manca”. Alcuni lo definiscono il nuovo Pirlo: ““Anche solo avvicinarmi a lui è troppo, Andrea è un dio nel suo ruolo, un maestro”. Eppure Prandelli ai tempi di Parma chiamava Cigarini ‘il professore’: “Il ct allora guidava la prima squadra, io ero negli Allievi però quando c’era da fare il tappabuchi mi chiamava sempre e mi chiamava professore, forse – sorride – per le doti che mi riconosce, mi piace giocare il pallone e stare nel vivo del gioco”. Chiusura sul delicato match in Serbia: “All’andata ero davanti alla tv, ho visto cose che fanno male al calcio, spero non capitino mai più. Non ne abbiamo ancora parlato fra noi, non gioverebbe al nostro rendimento”.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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