Juventus-Milan, voti e pagelle di Tuttosport

JUVENTUS MILAN VOTI PAGELLE TUTTOSPORT – Ecco i voti e le pagelle di Juventus-Milan secondo Tuttosport.

JUVENTUS

BUFFON 7 Solo due interven­ti in 90’. Difficili e puntuali. Ro­ba da grandi portiere.

LICHTSTEINER 6.5 Messo sui binari delle rete tramvia­ria risolverebbe i problemi del trasporto pubblico di una gran­de città. Il suo è un avanti e in­dietro costante, apparente­mente inarrestabile e fonda­mentale sia per la fase difensi­va che per quella offensiva.

BARZAGLI 7 Nel timore che Prandelli ci ripensi, dopo aver saputo della convocazione in Nazionale, sforna una presta­zione formato gigante per luci­dità e prestanza fisica. Duella senza problemi con Ibra e an­nienta Cassano.

BONUCCI 6.5Molta sostanza e meno fronzoli. Se Conte ha varato il Bonucci 2, potrebbe aver risolto molti problemi, considerato il felice sposta­mento di Chiellini a sinistra.

CHIELLINI 6.5 Forse non gli piace ma certamente piace di più nella versione a sinistra. Prestazione d’altri tempi, per temperamento e precisione. Un paio di sbavature veniali.

KRASIC 5 Spaesato e troppo spesso fuori posizione, sembra giochi una partita sua. Rara­mente riescono le sovrapposi­zioni con il volenteroso Licht­steiner e non azzecca un cross, che poi sarebbe il suo mestiere. Qua e là un po’ di buona vo­lontà ma non basta.

Giacche­rini (9’ st) 6 Sprinta come un motorino e tiene in apprensio­ne la difesa ospite.

PIRLO 7.5 Per l’emozione che ha ammesso di provare biso­gna andare sulla fiducia, per­ché l’aplomb è il solito, lo stile sempre quello. Illumina più di un riflettore e si fa notare an­che per l’attento contributo in fase difensiva.

MARCHISIO 8 Lui e Pirlo so­no gli Starskye Hutch del cen­trocampo di cui prendono il controllo dal primo minuto, amministrandolo con lucidità. I suoi inserimenti in area sono micidiali già nei primi 45’, nel­la ripresa sono letali e decido­no una vittoria, forse, storica.

PEPE 7 Posseduto dallo spiri­to del Soldatino Di Livio sfor­na una prestazione di cuore, intelligenza tattica e – a tratti ­pure di raffinatezza tecnica. Giocatore imprescindibile per il gioco di Conte che può di­sporre di lui come ala pura o ­vedi ieri sera – come di un cen­trocampista offensivo in grado di accentrarsi con profitto. Sal­vifico anche in difesa come pre­zioso applicatore di pezze.

VIDAL 6.5 Si accende e si spe­gne apparentemente senza una logica, ma quando il tasto è su “on” è un giocatore deva­stante per la sua onnipresenza e la capacità di trasformarsi da mediano a trequartista e vice­versa in un nanosecondo.

VUCINIC 6.5 Nel secondo in cui il tifoso spazientito gli sta tirando dietro un rosario di in­sulti per l’indolenza, lui inven­ta una magia, come quella del­la traversa o l’assist per Mar­chisio. Decisivo, anche se a mo­do suo.

Matri (42’ st) ng.

All. CONTE 7.5 Inventa l’en­nesimo sistema di gioco, ma la Juventus gioca come possedu­ta dal suo spirito. Perfetta in­terpretazione della partita, vinta con un centrocampo più folto e affidandosi alla genia­lità di Vucinic e Vidal.

MILAN

ABBIATI 5 Bombardato per tutto il match, resiste con me­stiere e impreziosisce la pre­stazione con un paio di miraco­li. La rovina con la papera sul secondo gol di Marchisio. E pu­re sul primo…

BONERA 6 La serata no di Krasic rende la sua più sere­na. Anche se rispetto ad Abate, che sostituisce, fa mancare il dinamismo sulla fascia. Soffre maggioremente la velocità di Giaccherini, tant’è che Allegri lo sposta al centro quando cambia Antonini con Nesta.

NESTA 6.5 Ci si aspettava il duello a sportellate fra Ibra e Chiellini, ma alla fine è il Ne­sta- Vucinic a fare più scintille. E finché è in campo, Nesta ne è vincitore, visto che il monte­negrino spaventa ma non se­gna.

Antonini (26’ st) 5.5 Spin­ge più di Bonera.

THIAGO SILVA 6.5 Con Ne­sta erige il muro su cui si in­frangono decine di tentativi, quasi sempre frustrati all’ulti­mo passaggio per un suo inter­vento o un piedino inserito con tempismo sulla traiettoria del pallone. In più è essenziale nel costruire la quasi totalità delle ripartenze milaniste.

ZAMBROTTA 6 Lontani i tempi in cui, stesso prato sta­dio diverso, arava la fascia co­me un trattore con il motore di una Ferrari. Ora il vecchio Zambro ha l’affidabilità di una berlina familiare, con cui però condivide anche lo spunto.

NOCERINO 5 Evapora nel­l’ingorgo di centrocampo, of­frendo un contributo da mini­mo sindacale e perdendo mol­ti duelli.

Ambrosini( 38’ st) ng.

VAN BOMMEL 6.5 Argina l’e­suberanza giovanile di Vidal con tutto il peso della sua espe­rienza, soffrendo le accelerazio­ni del gioco bianconero, ma conservando la calma per ge­stire quasi tutte le situazioni.

SEEDORF 5Escluso dalle fa­si pericolose del gioco dall’abi­le dispositivo di sicurezza crea­to da Conte a centrocampo: po­co utile alla causa.

BOATENG 4.5 Impreciso e pasticcione, non argina Pirlo e combina poco in fase offensiva. Nel finale perde la testa e si fa espellere con rara stupidità (manata a Chiellini con fallo di mano incluso).

CASSANO 4.5 Evanescente, ma anche praticamente mai servito. Non lascia tracce nello Juventus Stadium.

Emanuel­son (17’ st) 5 non combina so­stanzialmente nulla.

IBRAHIMOVIC 5 Quando prende palla dà sempre l’im­pressione di poter cambiare la partita, ma non lo fa. E’ vero, il Milan non attacca mai, ma lui non è il punto di riferimento che dovrebbe essere.

All. ALLEGRI 5 Non ferma Pirlo e commette un grave er­rore, perché l’ex è una spina nel fianco alla lunga letale per il Milan che perde la partita proprio a centrocampo.

ARBITRO

RIZZOLI 5.5 C’era un rigore per la Juventus (Nesta trattie­ne Chiellini al 13’ st), poi gesti­sce maluccio i falli, ma non per­de il controllo della partita.

La redazione di Calciomercatonews.com

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