CATANIA JUVENTUS VOTI PAGELLE TUTTOSPORT – Dopo il Corriere è il turno di Tuttosport che da i voti e le pagelle al match tra Catania e Juventus.
CATANIA
ANDUJAR 4 La papera sullo straccio zuppo tirato da Krasic entra nella storia, certo l’alibi del diluvio c’è e resiste, ma mostra incertezza ad ogni uscita. Se la cava, invece, su Marchisio e Pepe dalla distanza.
ALVAREZ 6 Rende innocuo il leopardino Elia, poi si stira di brutto.
Marchese (29’ pt) 5.5 Premessa: non è il suo ruolo, quello di esterno destro, raccoglie i complimenti di tutti, ma sia su Elia e poi su Pepe a tratti sembra affondare.
BELLUSCI 6.5 Ad Ascoli, anni fa, lo chiamavano il nuovo Cannavaro. Senza esagerare, ieri salta e tampona dappertutto.
SPOLLI 6.5 Duello rusticano con Matri risolto spostando la minaccia sempre più in là.
CAPUANO 5 Nel primo tempo la lentezza della Juve lo favorisce, ma quando Krasic si attiva nella ripresa subisce di tutto.
LODI 7 Dall’altra parta, al posto suo, c’è Pirlo: ne sta seguendo la traiettoria, forse, a schermo davanti alla difesa una rivelazione.
GOMEZ 7 Piccolo e fastidiosa aletta che anticipa, dribbla, assiste. Una di quelle zanzare che nelle notti d’estate non riesci a schiacciare sul muro.
DELVECCHIO 6.5 Si dedica all’interruzione sul nascere di quanti più ricami di Pirlo possa, praticamente a uomo sul playmaker più bello che c’è. Cede metri alla fine, ma sfiora il gol. Utilissimo.
ALMIRON 6 I suoi cambi di gioco per un po’ mandano in tilt i riposizionamenti difensivi juventini, rischia l’autogol, ha autonomia limitata ma buon piede.
Ledesma (20’ st) 6 Minuti verso un finale in cui risulta tatticamente utile.
CATELLANI 5.5 Corre tantissimo, ma si mangia un paio di occasioni d’oro che abbassano il voto.
BERGESSIO 7 Giornata da ricordare e incorniciare per quanto fatto (il gol, l’impazzimento cui costringe Chiellini) e per quanto ascoltato (il boato del Massimino all’uscita dal campo) e per quanto omesso: si mangia la rete della doppietta, giustificato dal lavoro su Pirlo.
Suazo (33’ st) 5.5 L’occasione della (seconda) vita, ma David è tornato senza ancora la cattiveria di un tempo.
All. MONTELLA 7 Ingabbia la Juve per un tempo con un modulo speculare al 4-1-4-1, imponendo una marcatura quasi a uomo su Pirlo, raddoppiando basso sugli esterni. Dopo il pareggio juventino i suoi non crollano, s’accorciano all’indietro e ripartono pericolosi: con un portiere all’altezza avrebbe vinto, di certo ha fugato i fantasmi d’esonero ingiustificati visto il lavoro fatto con una sorta di Catania 2.
JUVENTUS
BUFFON 6.5 Gigi, nel diluvio, ha i tempi giusti e il coraggio nelle uscite basse salvifiche del finale; ha l’esperienza nell’uso dei pugni su alcune palle velenose precipitate verso di lui. Convincente.
LICHTSTEINER 6.5 Uno svizzero “anema e core”, con polmoni infiniti. Gomez spostato a sinistra patisce la frequenza del suo passo, se la cava bene anche su Catellani.
BARZAGLI 6.5 Ebbene, per far capire quanto sia (ri)diventato importante per il calcio italiano e per la Juve: nel finale si fa male e cade in terra, tutti a pregare,“per carità che non sia Barzagli”… A tratti, con una caviglia “frastornata”, diventa eroico sugli allunghi di Suazo. Sempre in tempo: ti pare poco?
CHIELLINI 4 Ma chi è questo ragazzone che porta la maglia del pilastro della difesa azzurra? Non sembra lui per come subisce dal primo all’ultimo minuto Bergessio (non il Kun Agüero), alla fine la giornata che a tratti pare da incubo potrebbe finire in tragedia quando regala palla a Suazo nei 16 metri, salvato da Buffon. Il giropalla insistito, abbiamo l’impressione, lo preoccupa e gli fa perdere concentrazione.
GROSSO 5.5 Meglio nella ripresa, ma quanta sofferenza su Gomez, che guizza – per carità – ma non può divenire Garrincha in una notte. Non perde la testa, ma troppo spesso l’avversario, come in occasione del cross per l’1-0 catanese.
PIRLO 6 Stavolta applicano quella piovra di Delvecchio a uomo su di lui, la grande sofferenza nel primo tempo è la velocità di una palla che gira lenta lenta. Chiaro a tutti che il meglio della Juve parte sempre da una sua idea e che tiene perfettamente 97’ minuti durissimi: bel segnale, no?
KRASIC 6.5 Primo tempo in cui pare il fantasma dei giorni peggiori, non tiene palla, non affonda. Poi la ripresa è una rivoluzione: Milos segna subito con un tiro e una papera di Andujar, ma la fortuna se la merita creando occasioni eccezionali per Del Piero e conquistando punizioni. In progresso evidente.
VIDAL 5.5 Contraddittoria prestazione: posizione troppo avanzata nel primo tempo in cui per 25’ gioca, addirittura, da seconda punta. Lentissimo di pensiero con la palla tra i piedi, ripresa da mediano più efficace ma si mangia il gol vittoria. E questo è un meno in pagella.
MARCHISIO 6 Anche lui attratto molto avanti, un paio di chance risolta senza il consueto cinismo. Corre molto, sbaglia tanto ma se la cava.
Quagliarella (36’ st) ng. Nota lieta: torna in campo dopo 9 mesi e il parto è ok. Anche perché il collaudo arriva su un campo reso infame dalla pioggia.
ELIA 5.5 Non va bocciato, perché della lentezza di pensiero e azione, della lunghezza in campo della Juve del primo tempo a patire di più sono proprio i giocatori come lui che hanno bisogno di spazi e tempi di gioco certi. Da rivedere e comunque si applica nei rientri.
Pepe (1’ st) 7 Come quando Carlo Conti nel suo gioco tv chiama la scossa: qui niente curve da brivido e ragazze coscialunga, ma la coscia inesauribile del romano. Accelera una prima volta ed ecco il gol di Krasic, tira forte, crossa, inventa e copre: titolare, punto e basta. Le cose, ora, stanno così.
MATRI 5 Altra domenica di sofferenza e circumnavigazione dell’area di rigore. Soffre Spolli, una buona combinazione con Marchisio non basta. A differenza di Siena non arriva il gol e la differenza è notevole.
Del Piero (28’ st) 6 Con lui si creano chance, si mangia un gol di testa.
All. CONTE 6 Sbagliata per posizioni in campo e intensità la prima Juve, quella misteriosa del 4-1-4-1 e 4-4-1-1; azzeccatissima la seconda quella che sfiora la vittoria accettando il rischio della sconfitta. Passi indietro della difesa: dia un’occhiata là dietro, please.
ARBITRO
MAZZOLENI 6 Poco da segnalare, agevolato da squadre corrette anche nel fango.
La redazione di Calciomercatonews.com
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